Dopo quasi 17 mesi dalla scadenza si è chiuso positivamente a Roma con le associazioni di rappresentanza Legacoop e Confcooperative, il rinnovo del Contratto che riguarda oltre 14.000 lavoratori delle Piccole e Medie Imprese del settore metalmeccanico. Lo hanno dichiarato il Segretario generale Fim Cisl, Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano responsabile contrattazione.
L’aumento medio mensile in busta paga per un quinto livello sarà di 112 euro, erogato in quattro trance rispettivamente: 25 euro a giugno 2021, 25 euro a giugno 2022, 27 euro a giugno 2023 e 35 euro a giugno 2024. Il contratto avrà vigenza a partire da giugno 2021, fino al 30 giugno 2024. L’aumento sui minimi è pari al 6,15%, ben superiore all’indice IPCA prevista nel triennio, quindi non solo viene difeso il potere di acquisto dei salari, ma viene incrementato in termini. Ai 112 euro di aumento, si sommano i 12 euro di IPCA sui minimi erogati a giugno 2020 per effetto dell’ultrattività del CCNL precedente. Sono stati inoltre confermati i 200 euro l’anno di flexible benefit. Per i più giovani, under 35, si è provveduto inoltre , ad innalzare il contributo a carico azienda del Fondo di previdenza integrativa che da giugno 2022 passerà dal 2% al 2,2%.
Anche in questo Contratto siamo riusciti dopo 48 anni a riformare l’inquadramento professionale fermo al lontano 1973. Una riforma storica quella dell’inquadramento che rimette ordine e attualizza il sistema di classificazione, modernizzando e aggiornando i sistemi di valutazione della professionalità dei lavoratori. Abbiamo provveduto ad eliminare la 2^categoria e a rendere automatici i passaggi alla 3^ categoria.
E’ stato fatto inoltre un importante lavoro di rafforzamento di tutta la prima parte del contratto sulle relazioni industriali; in particolare abbiamo introdotto l’assemblea con la presenza congiunta di lavoratori e azienda per analizzare andamento impresa, migliorato i diritti d’informazione confronto e partecipazione; rafforzato le 24 ore di diritto soggettivo alla formazioni; previsto nuove norme sul lavoro agile e il diritto alla disconnessione, introdotto tutele e diritti per le donne vittime di violenze e molestie, rafforzato la tutela della salute e sicurezza implementando i break formativi.
Abbiamo rinnovato il contratto nazionale in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e per il settore, è un risultato importante per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo. La Fim Cisl ha svolto un ruolo fondamentale, per noi la contrattazione rappresenta l’investimento concreto per aumentare le tutele di chi lavora e per far ripartire l’industria mettendo alle spalle la pandemia. Così dimostriamo la nostra capacità di fornire risposte concrete, migliorando il salario e diritti dei lavoratori che rappresentiamo. E’ un’iniezione di grande fiducia e stabilità per il settore delle cooperative e per l’intero Paese, necessario per far ripartire l’industria metalmeccanica premiando il valore del lavoro.