In data odierna si è svolto un sit-in davanti al Ministero dei Trasporti dei lavoratori del servizio di contact center CCISS Viaggiare Informati, posti in cassa integrazione da diverse settimane, per protestare contro l’inerzia delle istituzioni preposte che nelle settimane scorse avevano assicurato una soluzione positiva della vertenza. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta le segreterie territoriali di Roma e Lazio di SLCCGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Telecomunicazioni.
Come già ribadito con fermezza dalle organizzazioni sindacali la clausola sociale è uno strumento necessario per garantire la continuità occupazionale nei cambi di appalto dei contact center, come dimostrato ampiamente dalle decine di accordi sottoscritti anche in pieno lockdown. E’ paradossale, continua la nota, che nel settore privato, salvo qualche eccezione, si mette in atto la clausola sociale e nelle commesse dove la stazione appaltante è un soggetto pubblico si trovano resistenze inopportune.
In un incontro con un rappresentante del Ministero è stata fornita comunque da quest’ultimo rassicurazione che si sta elaborando un protocollo che verrà sottoposto alle organizzazioni sindacali e che ha come obiettivo quello di dare continuità occupazionale a tutti gli operatori del servizio.
Nel prendere atto positivamente di quanto dichiarato dal rappresentante ministeriale è necessario però, conclude la nota, trovare una soluzione strutturale per gli appalti pubblici e tale soluzione non è altro che la clausola sociale che deve essere prevista in tutti i bandi di gara.