I dati diffusi dall’Inl riguardanti le lavoratrici madri che si sono dimesse nel 2019, soprattutto a causa delle difficoltà di conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro, confermano la necessità e l’urgenza di misure rivolte loro come quelle su cui il Governo è già concentrato”. Così il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, commentando i numeri dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.
“Per le madri-lavoratrici, i primi tre anni di vita di un bambino rappresentano il periodo in cui occorre un maggiore sostegno. Un primo passo avanti – ricorda il Ministro – lo abbiamo già fatto con il Family Act nel quale, fra le altre cose, oltre all’assegno unico e al potenziamento dei congedi parentali è prevista una quota di riserva della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per l’avvio delle nuove imprese start up femminili e l’accompagnamento per i primi due anni.
Il part-time involontario. “È poi mia intenzione avviare una seria azione di contrastato al part-time involontario, che penalizza principalmente le donne e, come stabilito dal programma di Governo, introdurre – nel più breve tempo possibile e coinvolgendo il Parlamento – una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni”, conclude Catalfo.