I dati di maggio certificano un nuovo numero per le richieste di cassa integrazione. Dall’aggiornamento dell’Osservatorio statistico dell’Istituto della previdenza emerge che a maggio l’Inps ha autorizzato 849,2 milioni di ore di cassa integrazione con causale Covid 19, in linea con quelle autorizzate per aprile (832,4 milioni).
Le ore autorizzate nel mese di maggio con causale “emergenza sanitaria covid-19” – precisa l’Istituto – si riferiscono interamente al decreto Cura Italia (e quindi sono solo le prime nove previste). In due mesi si sono superati i 1,68 miliardi di ore, record assoluto per la cassa integrazione.
Il settore che ha fatto più ricorso alla cassa – evidenzia l’Inps – è stato il commercio con 184 milioni di ore (92,4 delle quali per cassa in deroga) seguito dalle attività immobiliari, di noleggio e servizi alle imprese (146 milioni di ore autorizzate) e da alberghi e ristoranti (134,89 milioni, 50,1 dei quali per cassa in deroga e 86,79 con l’assegno dei fondi di solidarietà).
Le regioni. E’ la Lombardia che ha avuto, nel mese di maggio 2020, – spiega l’Inps – il maggior numero di ore autorizzate di Cig ordinaria con 51,8milioni di ore, seguita dal Piemonte e dal Veneto rispettivamente con 26,7 e 26,1 milioni di ore. Per quanto concerne la Ciga in deroga le regioni che sono state autorizzate con un maggior numero di ore sono state: la Lombardia con 56,6milioni di ore, l’Emilia – Romagna con 26,9milioni di ore e il Lazio con 23,6milioni di ore. Per i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (103,0 milioni di ore), Veneto (47,8milioni), Lazio (43,4), Emilia – Romagna (38,9 milioni). Queste quattro regioni – conclude l’Inps – assorbono il 59% delle ore autorizzate a maggio nei fondi di solidarietà.