Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate nel mese di maggio 2021 sono state 30,7 milioni, quasi interamente riferite alla causale “emergenza sanitaria COVID-19”. La variazione congiunturale rispetto al precedente mese di aprile, nel corso del quale erano state autorizzate 50,1 milioni di ore, è del -38,6%. A maggio 2020 le ore autorizzate sono state 224,1 milioni. Sono i dati riferiti dall’Inps in una nota.
La CIG straordinaria è stata autorizzata per 10,2 milioni di ore, di cui 861mila per solidarietà, con un decremento del 41,8% rispetto a maggio 2020 (17,6 milioni). Rispetto ad aprile 2021 si registra una variazione congiunturale del +35,4%.
Gli interventi di CIG in deroga a maggio 2021 sono stati pari a 75,1 milioni di ore, con una variazione congiunturale del 15,9% rispetto ad aprile 2021. Nel mese di maggio 2020 erano state autorizzate 231 milioni di ore, con una variazione tendenziale del -67,5%.
Per i fondi di solidarietà sono state autorizzate 101,1 milioni di ore, con un incremento del 24% rispetto ad aprile. La variazione congiunturale rispetto a maggio 2020, per il quale sono state autorizzate 398,3 milioni di ore, è del -74,6%.
Analisi autorizzazioni per emergenza sanitaria. Nel periodo dal 1° aprile 2020 al 31 maggio 2021 sono state autorizzate complessivamente 5.415,2 milioni di ore di cassa integrazione con causale COVID-19: 2.336,3 milioni per la CIG ordinaria, 1.910,3 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.168,6 milioni per la CIG in deroga. Nel mese di maggio 2021 – rispetto al totale di 217,2 milioni – per la sola causale “emergenza sanitaria COVID-19” sono state autorizzate 204,9 milioni di ore tra CIG ordinaria, assegno ordinario dei fondi di solidarietà e CIG in deroga, con un incremento del 5,8% rispetto alle ore autorizzate ad aprile 2021. Le autorizzazioni per la CIG ordinaria si riferiscono a 10.337 aziende per un numero di ore pari a 28,9 milioni, 101 milioni di ore per l’assegno ordinario sono state autorizzate a 33.128 aziende e 75 milioni per la CIG in deroga a 104.626 aziende.
La cassa integrazione ordinaria – prosegue l’Inps – ha interessato soprattutto i settori “metallurgico” con 6,5 milioni di ore autorizzate, “fabbricazione di autoveicoli, rimorchi, semirimorchi e mezzi di trasporto” con 3,9 milioni, “costruzioni” e “fabbricazione di macchine e apparati meccanici ed elettrici” con 3 milioni, “industrie tessili e abbigliamento” e “trasporti magazzinaggio e comunicazioni” con 2,8 milioni: tutti questi settori assorbono complessivamente il 76% delle autorizzazioni di maggio.
Per la cassa integrazione in deroga,il settore con il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 33,4 milioni; seguono “alberghi e ristoranti” con 20,7 milioni, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 7 milioni: i tre settori assorbono complessivamente l’82% delle ore autorizzate nel mese di maggio per la CIGD.
Le ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono state 35,5 milioni per il settore “alberghi e ristoranti”, 18,6 milioni per “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” e 17 milioni per il “commercio”.
Sempre considerando il solo mese di maggio 2021, la Campania è la regione che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate di CIG ordinaria, 5,5 milioni; seguono Puglia ed Emilia Romagna con rispettivamente 5,3 milioni e 3,7 milioni. Per la CIGD, le regioni con il maggior numero di ore sono state la Lombardia con 15,7 milioni, il Lazio con 9,4 milioni e il Piemonte con 7,6 milioni. Le autorizzazioni per i fondi di solidarietà si concentrano in Lombardia (20,4 milioni di ore), veneto (13,7 milioni), Lazio (11,4 milioni) ed Emilia Romagna (7,9 milioni).