Il lavoro del Tavolo sul Caporalato lanciato a Foggia il 3 settembre 2018 rende sempre più concrete le azioni di contrasto alla sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. È questo l’obiettivo del Ministero del Lavoro da presentare nel prossimo Tavolo, che si svolgerà entro la fine di settembre, ad avvenuta registrazione da parte degli organi di controllo del Decreto Interministeriale dello scorso 4 luglio, una prima bozza del Piano Triennale di contrasto al fenomeno del caporalato e del grave sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, frutto dei contributi elaborati in questi mesi dai sei gruppi di lavoro tematici con la partecipazione delle istituzioni, delle parti sociali e del Terzo Settore.
Come fa sapere il Ministero del Lavoro in una nota, parallelamente alla strutturazione di un piano strategico nazionale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende operativo un finanziamento complessivo pari a circa 60 milioni, di cui circa 13 milioni a valere sul FSE-PON Inclusione (in convenzione con le cinque Regioni maggiormente interessate dal fenomeno – progetto P.I.Ù SU.PR.EME), 30 milioni a valere sul fondo FAMI nell’ambito delle misure emergenziali assegnate all’Italia (progetto SU.PR.EME) e 23 milioni stanziati dall’Avviso 1/2019, nell’ambito del quale sono stati già ammessi a finanziamento progetti per circa 17 milioni di euro.
Rispetto alle cinque Regioni maggiormente interessate dal fenomeno (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania) il progetto P.I.Ù SU.PR.EME, Percorsi Individualizzati di Uscita dallo sfruttamento a supporto e integrazione delle azioni del progetto Su. pr. eme di contrasto sistemico allo sfruttamento – si legge nella nota – intende strutturare un’azione di sistema interregionale, finalizzata a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento sostenendo percorsi individualizzati di accompagnamento all’autonomia dei destinatari.
Il Ministero del Lavoro precisa che in piena sinergia con tali risorse, la Commissione Europea ha approvato il 30 luglio, il finanziamento del progetto Su.pr.eme. Italia – Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 Regioni meno sviluppate, presentato come capofila dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il progetto si propone di realizzare un Piano Straordinario Integrato di interventi per il contrasto e il superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo nei territori delle cinque Regioni partner – si legge ancora nella nota – attenzione specifica è stata posta sulle aree territoriali oggetto di recente commissariamento prefettizio da parte del Governo (Castelvoturno, Manfredonia e San Ferdinando) e su altre aree che presentano medesime condizioni di allarme sociale.
Relativamente all’Avviso n. 1/2019, nel mese di luglio si è conclusa la fase di valutazione delle proposte progettuali. L’Avviso, rivolto all’intero territorio nazionale, promuove condizioni di regolarità lavorativa attraverso il finanziamento di progetti finalizzati alla presa in carico delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento ed al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo – conclude il Ministero del Lavoro – la graduatoria relativa alle proposte progettuali ammesse a finanziamento per il lotto FAMI e quella relativa al lotto FSE sono consultabili online sul seguente sito.