Circa tre quarti dei lavoratori si stanno muovendo per cambiare la propria posizione professionale nel corso del 2019. È quanto è emerso da una recente ricerca condotta da Hays, azienda leader nel recruitment specializzato, che ha coinvolto un campione di 4.500 persone a livello internazionale.
Per cosa si è disposti a cambiare lavoro. Alla domanda se avessero intenzione di cambiare impiego nel corso del 2019, il 78,1% degli intervistati ha risposto affermativamente motivando con diverse ragioni la scelta. Nel 24% dei casi, infatti, chi si dichiara favorevole a cambiare lavoro, vuol farlo per volontà di dare una svolta alla propria carriera mentre, il 21% in quanto avverte mancanza di formazione e scarsa possibilità di crescita professionale presso l’attuale impiego. Il restante 32%, invece, non è alla ricerca attiva di un nuovo posto di lavoro ma sarebbe disposto a cambiare posizione se venisse offerto loro un incremento in termini economici, in vista di una migliore crescita professionale o nel caso in cui avesse la possibilità di accedere ad un ruolo più dinamico e maggiormente stimolante in confronto a quello attuale.
“Dal sondaggio emerge chiaramente – ha commentato Alistair Cox, Ceo di Hays – che il 2019 sarà un anno di svolta per un gran numero di professionisti. Molti di loro vogliono cambiare lavoro perché quello attuale non li soddisfa più o non permette loro di crescere professionalmente e questo è un segnale importante per le imprese. Manager e responsabili delle risorse umane dovranno impegnarsi e investire se desiderano fidelizzare i talenti migliori, dando loro la possibilità di cimentarsi in ruoli diversi all’interno dell’azienda e offrendo loro interessanti opportunità di carriera”.