Secondo la Boston Consulting Group, le aziende che hanno investito nel digitale hanno una percentuale di fatturato dai mercati esteri pari al 14,7% a fronte del solo 4,1% delle imprese che non vi hanno creduto e non vi hanno fatto investimento. Con questo pratico esempio Andrea Boscaro, docente di tematiche di Web management, Social Media, E-commerce e E-Business, e anche fondatore di TheVortex.it, azienda che si occupa della formazione nei temi di business e marketing digitale per le aziende, mi spiega come e quanto sia cambiato il mercato del digitale negli ultimi anni.
“Oggi ogni azienda ha bisogno di un web-marketer, una persona in grado di presiedere ai diversi canali di visibilità che si possano mettere in campo grazie al digitale. Bisogna occuparsi – spiega Boscaro – dell’interfaccia della società con i fornitori, della newsletter, ma anche delle analisi e della gestione dei social media”. Insomma, il web-marketer è una professione a metà strada tra il marketing tradizionale e la comunicazione on-line di cui le aziende sembrano aver disperato bisogno.
Ieri e oggi – Un tempo ci si sarebbe avvalsi di un’agenzia esterna che, con un brief ben fatto e un budget certamente non irrilevante, avrebbe avuto una delega molto ampia a investire in tecnologia e in comunicazione per affrontare la sfida del web-marketing.
“Da qualche tempo invece il mondo è cambiato – dice Boscaro -: oggi i media digitali offrono così tante opportunità rese disponibili dalle piattaforme più conosciute – Google, Facebook, Amazon in primis – e dai software open-source più accreditati, che la diffusione del digitale nel tessuto imprenditoriale italiano ha il suo fattore cruciale non più in investimenti milionari o nella scelta della migliore agenzia, ma nella conoscenza degli strumenti e nella loro adozione, a più livelli, all’interno dell’azienda. La figura del web-marketer è sempre più cercata per curare la regia delle operazioni da mettere in campo per disegnare la corretta strategia sulla rete e per curare l’esecuzione della strategia sulle piattaforme, nelle modalità e con i linguaggi appropriati per ciascun contesto e per il target a cui ci si rivolge”.
È urgente quindi l’esigenza di potersi occupare internamente della propria reputazione on-line, con una comunicazione ricca di contenuti veicolata non solo attraverso il sito ufficiale, ma anche attraverso i profili personali sui social media: “Solo così si può pensare di attirare verso di se’ anche clienti dei mercati esteri. Non basta più conoscere le regole d’indicizzazione sui motori di ricerca”.
Dei 9.6 miliardi di euro che ogni anno ricava l’e-commerce italiano, ben il 50% deriva da aziende che sono nate in rete: “Le aziende ‘dot-com’ cavalcano ormai tutti i settori, perché sanno sfruttare meglio le potenzialità dell’on-line”. Importante è poi ricordare che il digitale non termina mai su internet, perché molte persone utilizzano le informazioni che trovano in rete nella loro vita off-line: “Ci sono aziende non native digitali – spiega Boscaro – che hanno compreso questi concetti e ora hanno un comparto di gestione del web di ben 40 persone. E tutte le altre Pmi si stanno affacciando sul mercato alla ricerca di giovani capaci di gestire queste problematiche”.
Un corso – Come si diventa web-marketer? La European School of Economics organizza a Milano un corso di formazione per diventare web-marketer insieme a The Vortex. Il corso, che si terrà per cinque sabati a partire dal 6 aprile, prevederà un approfondimento operativo sui diversi canali a disposizione del web-marketer, perché questi sappia destreggiarsi tra obiettivi e strumenti, tra modelli di business e forme di collaborazione con le agenzie che, sempre più specialistiche, costituiscono l’ecosistema del marketing digitale.
Il corso prevederà infine esercitazioni pratiche e incontri con professionisti del digitale, dal mondo del fashion al mondo del commercio elettronico e sarà pensato per aiutare i partecipanti a qualificare la propria professionalità come responsabile del marketing digitale per un’azienda o per un’agenzia di marketing e di comunicazione.
Un lavoro perfetto per chi? – “Molti studenti che s’iscrivono a questo corso – dice Boscaro – sono responsabili marketing di diverse aziende e hanno l’urgenza di capire e colmare il loro gap legato al web. Altri, invece, sono neolaureati che vogliono specializzarsi e posizionarsi meglio nel mercato del lavoro, vista la grande richieste di simili figure”.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.uniese.it
Cambiano i media, cambia il business: tutte le aziende cercano un Web Marketer
Un modo per essere più competitivi sul mercato. Il web-marketer è una professione a metà strada tra il marketing tradizionale e la comunicazione on-line.
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