Roma, 16 aprile 2016 – . Ecco i dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’INPS aggiornati a febbraio 2016.Complessivamente le assunzioni (attivate da datori di lavoro privati) a febbraio 2016 sono risultate 341.000, con un calo di 48.000 unità (–12%) sul febbraio 2015; a gennaio il calo era risultato del 17%. Questo rallentamento ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: –46.000, pari a -33% sul febbraio 2015 (a gennaio la contrazione sul corrispondente mese 2015 era stata pari a -34%).
Per i contratti a tempo determinato a febbraio si registrano 231.000 assunzioni, una dimensione del tutto analoga a quella degli anni precedenti (-1% sia sul febbraio 2015 sia sul febbraio 2014); a gennaio 2016 la contrazione era risultata, rispetto a gennaio 2015, del 9%. Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state quasi 15.000 (-3%). Quanto alle cessazioni, complessivamente risultano diminuite del 7%; quelle a tempo indeterminato risultano di pari consistenza con febbraio 2015. Il flusso di trasformazioni a tempo indeterminato è in forte contrazione (-50%).
I flussi di rapporti di lavoro nei primi due mesi del 2016 risentono dell’effetto anticipo legato al fatto che dicembre 2015 era l’ultimo mese per usufruire dell’esonero contributivo triennale. In quel mese si sono registrati quasi 400.000 rapporti di lavoro instaurati – attivati o trasformati – con esonero contributivo, pari a quasi quattro volte la media degli 11 mesi precedenti (107.000).
Con la legge di stabilità 2016 è stato introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi INAIL) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio. I dati relativi all’effetto della predetta agevolazione saranno resi noti a partire dall’aggiornamento di giugno 2016 dell’Osservatorio sul Precariato (le istruzioni per la compilazione delle denunce contributive UniEmens sono state adottate nello scorso mese di marzo).
GLI EFFETTI SULLA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO – Le dinamiche descritte consentono di registrare, per il bimestre gennaio-febbraio 2016 un saldo mensile, tra assunzioni e cessazioni, pari a +167.000, inferiore a quello del bimestre corrispondente 2015 (+244.000). Tale differenza è totalmente attribuibile alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato. Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a febbraio risulta positivo (+529.000) ma inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+605.000). Ciò vale in particolare per i contratti a tempo indeterminato, il cui saldo annuo a dicembre 2015 risultava pari a +911.000 e a febbraio 2016 risulta pari a +805.000.
LE RETRIBUZIONI INIZIALI DEI NUOVI RAPPORTI DI LAVORO – Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute nel primo bimestre del 2016 una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015. Anche per i contratti a termine si evidenzia un leggero slittamento verso retribuzioni maggiori, con una riduzione della quota di quelle inferiori a 1.500 euro.
I VOUCHER – Per quanto riguarda i buoni lavoro, nel primo bimestre 2016 sono stati venduti 19,6 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al primo bimestre 2015, pari al + 45%.
IL QUADRO AGGIORNATO DEI DATI 2015 – Nel corso del 2015, il numero delle assunzioni totali è stato pari a 5.636.000, con un incremento di 763.000 unità rispetto al 2014 (+16%). Le assunzioni a tempo indeterminato sono passate da 1.274.000 nel 2014 a 2.016.000 nel 2015, con un incremento di 740.000 unità. Nello stesso arco temporale, le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine sono passate da 331.000 a 573.000, con un incremento di 242.000 unità. Il saldo complessivo fra assunzioni e cessazioni – e quindi la variazione dello stock di rapporti di lavoro – è risultato pari a 605.000 posizioni lavorative (nel 2014 era risultato negativo per 47.000 posizioni). In particolare i contratti a tempo indeterminato risultano cresciuti – rispetto alla fine del 2014 – di 911.000 unità mentre in calo risultano i contratti di apprendistato (-49.000) e di tempo determinato (-258.000). Sul totale delle attivazioni di posizioni di lavoro a tempo indeterminato (instaurazioni di nuovi rapporti di lavoro e trasformazioni di rapporti a termine), il 61% beneficia dell’esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015.