Resta in piedi, nel 2018, l’esonero contributivo introdotto dalla legge Fornero di riforma del mercato del lavoro per l’assunzione di donne di ogni età, a prescindere dalla residenza, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, se la professione svolta, o il settore economico di appartenenza, sono caratterizzati da accentuata disparità occupazionale e di genere. Oppure di donne disoccupate da almeno 24 mesi e di lavoratori che abbiano compiuto almeno 50 anni di età, disoccupati da almeno 12 mesi.
L’esonero è pari al 50% dei contributi dovuti all’Inps e dei premi dovuti all’Inail e ha una durata sino a 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato, e sino a 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione del contratto a termine in tempo indeterminato.
Il bonus è stato istituito dalla legge di Riforma del mercato del lavoro nel 2012, il Bonus donne e Over 50 è uno dei pochi incentivi non “a numero chiuso”, cioè per il quale non ci sono liste di attesa dovute alle limitate risorse disponibili.
Tra i settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna, che supera almeno del 25% il valore medio annuo, in relazione alla media annua del 2016, ci sono le costruzioni, l’industria energetica, l’industria manifatturiera e i servizi generali della Pa.
Tra le professioni, in particolare:
artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
artigiani e operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche;
professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione;
ingegneri, architetti e professioni assimilate.