Scade il 31 dicembre di quest’anno, anziché il 18 come avrebbe dovuto essere originariamente, il termine per il bonus da 1000 euro per i lavoratori autonomi e per alcune categorie di lavoratori dipendenti. Entro questa data, cioè, si potrà presentare la domanda per ottenere l’indennità una tantum e l’indennità comprensiva che, come si legge sulla circolazione n.146 del 2020 da parte dell’Inps, sono “finalizzate al sostegno di alcune categorie di lavoratori le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Chi ha diritto all’indennità. Vediamo dunque chi ne ha diritto e cosa bisogna fare per ottenere il bonus da 1000 euro. Stando a quanto previsto dal decreto legge n.157 del 30 novembre e al cosiddetto decreto Ristori, ossia il decreto legge n.137 del 28 ottobre 2020, ad avere diritto all’indennità una tantum (ossia una volta soltanto) sono: i lavoratori dello spettacolo; i lavoratori stagionali e i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali; i lavoratori intermittenti; i lavoratori autonomi occasionali; i lavoratori incaricati alle vendite a domicilio; i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Vediamone alcune ancora più in dettaglio. Bonus da 1000 euro per i lavoratori dello spettacolo. In questo caso il bonus va ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che devono però avere i seguenti requisiti: Almeno 30 giorni di contributi giornalieri versati dall’1 gennaio 2019 al 30 novembre 2020 purché non derivi un reddito che sia superiore, in questo periodo, ai 50mila euro; non sono titolari né di pensione né di contratto di lavoro a tempo indeterminato, diverso ovviamente dal contratto intermittente senza ricevere l’indennità di disponibilità. La circolare specifica poi che l’indennità viene data anche a coloro che hanno almeno 7 contributi giornalieri versati sempre nelle date di cui sopra da cui deriva un reddito non superiore ai 35mila euro, come previsto dal decreto-legge n. 157 del 2020.
A erogare l’indennità sarà l’Inps e questa non concorrerà alla formazione del reddito. Mentre si fruisce dell’indennità non sono riconosciuti né i contributi figurativi né l’assegno per il nucleo familiare. Bonus da 1000 euro per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. A loro spetta, secondo il Decreto Ristori-quater, l’indennità di 1000 euro sempre una tantum purché: il rapporto con il datore di lavoro sia cessato involontariamente e tra l’1 gennaio 2019 e il 30 novembre 2020; hanno svolto almeno 30 giornate di lavoro nel periodo di cui sopra; non sono titolari di trattamento pensionistico diretto; non ricevono indennità di disoccupazione NASpi; alla data dell’1 dicembre 2020 non abbiano un rapporto di lavoro dipendente.
Bonus da 1000 per i lavoratori a termine del turismo e degli stabilimenti termali. Il bonus spetta anche ai lavoratori a tempo determinato nel settore del turismo purché abbiano questi requisiti: nell’arco temporale compreso tra l’1 gennaio 2019 e il 30 novembre 2020 non devono essere stati lavoratori a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali con un rapporto di lavoro pari ad almeno 30 giornate; nel 2018 devono avere avuto nel 2018 uno o più rapporti di lavoro dipendente a tempo determinato o stagionale nei settori del turismo e degli stabilimenti termali la cui durata complessiva del rapporto di lavoro o dei rapporti di lavoro, deve essere stata pari ad almeno trenta giornate. Non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto alla data del 30 novembre 2020 né di rapporto di lavoro dipendente alla data dell’1 dicembre 2020.
Indennità di 1000 per i lavoratori incaricati delle vendite a domicilio. Anche per chi fa vendite a domicilio è prevista una indennità di 1000 euro una tantum purché abbiano determinato caratteristiche al momento della presentazione della domanda: possono far valere per l’anno 2019 un reddito annuo – derivante dalle predette attività – superiore a 5.000 euro e siano titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data del 30 novembre 2020; non sono iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; non sono titolari, al momento della presentazione della domanda, di altro rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, tranne per il contratto di lavoro intermittente; non sono titolari di trattamento pensionistico diretto. Ricordiamo che i bonus da 1000 euro non concorrono alla formazione del reddito.
Come presentare la domanda. Per chi ha già ricevuto bonus in precedenza, non è necessario presentare nessuna domanda perché sarà l’Inps, così si legge nella circolare, a effettuare il pagamento sul conto corrente indicato la prima volta che si è fatta la richiesta. Per chi invece non ha mai presentato la domanda per il bonus, si deve collegare sul sito dell’Inps. Per farlo bisogna essere in possesso di queste credenziali d’accesso: PIN INPS (non più rilasciato a partire dall’1 ottobre 2020); una identità SPID di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Se non si riesce online, si può sempre contattare il contact center dell’Inps al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, secondo le tariffe previste dal proprio operatore).