Le domande per ottenere il bonus di 600 euro, previsto dal decreto Cura Italia per sostenere i lavoratori autonomi in difficoltà, potranno essere presentate dal primo aprile direttamente sul sito dell’Inps. Le istruzioni su come procedere all’invio della domanda e i requisiti necessari per ottenere il bonus sono indicate nella circolare pubblicata il 30 marzo sul sito dell’ente previdenziale: per l’indennità – si legge sul documento – non è prevista nessuna contribuzione figurativa, inoltre in nessun caso essa contribuisce alla formazione del reddito e quindi potrà essere soggetta ad imposizioni fiscale. Si potrà richiedere il bonus esclusivamente previa domanda telematica all’Inps, che potrà essere presentata attraverso i consueti canali predisposti dall’ente, ma anche – data l’emergenza del momento – con Pin semplificato.
Liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi. La prima categoria che può far richiesta per l’indennità di 600 euro per il mese di marzo sono i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva al 23 febbraio, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo, iscritti alla gestione separata. A questi si aggiungono i lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi nella stessa data, anch’essi iscritti alla gestione separate. Tuttavia, per poter accedere al bonus questi professionisti non devono essere titolari di pensione né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria. Il decreto Cura Italia ha inoltre previsto che il bonus di 600 euro sia riconosciuto anche ai “lavoratori iscritti alle Gestioni speciali – si legge sulla circolare – dei lavoratori autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni”, sempre permanendo l’incompatibilità con chi è già beneficiario di un trattamento pensionistico. L’indennità è riconosciuta anche agli “imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione autonoma agricola, nonché i coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome”.
Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Anche queste categorie possono accedere al bonus, ma solo quei lavoratori che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto tra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano beneficiari di pensione, e che alla data del 17 marzo non abbiano in attivo alcun rapporto di lavoro dipendente. Inoltre, “per il periodo di fruizione dell’indennità in questione – fa sapere l’Istituto – non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né il diritto all’assegno per il nucleo familiare.
Altre categorie di lavoratori. Possono far domanda per ottenere l’indennità di 600 euro anche gli operai agricoli e le figure equiparate in base all’articolo 8 della legge 12 marzo 1968, n. 334 (piccoli coloni e compartecipanti familiari). Condizioni richieste: non ricevere trattamenti pensionistici e aver maturato nel 2019 un minimo di 50 giornate di lavoro effettivi. Stessa possibilità è riconosciuta anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri, non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro, né un rapporto di lavoro dipendente attivo al 17 marzo.
La domanda per il bonus potrà essere inoltrata all’ente attraverso i consueti canali telematici (Pin, Spid, Carta di identità elettronica e Carta dei servizi), ma sarà possibile anche procedere attraverso Pin semplificato, ovvero “previo inserimento della sola prima parte del PIN dell’Inps, ricevuto via SMS o e-mail subito dopo la relativa richiesta del PIN”. Infine, è possibile inviare le domande anche attraverso il servizio di Contact Center integrato, telefonando ai numeri indicati sul sito dell’Inps.
1 commento
i lavoratori autonomi cioe’ gli istruttori sportivi con contratto di collaborazione legge 133 ne hanno diritto dato che non versano contributi?