Si definiscono “due startupper da garage”, hanno alle spalle altre esperienze in questo settore e hanno lanciato da poco Betalize, una delle startup selezionate per il Web Summit di Dublino, importante vetrina mondiale nel campo dell’innovazione.
“È positivo il movimento delle startup in Italia, ma la cosa che più ci dispiace è che si perde molto tempo in discussioni che riguardano, ad esempio, le strategie di business e la realizzazione di un buon business plan – sottolineano i fondatori di Betalize, Luca Lanzanò e Gian Maria Rossi, sviluppatori web – Questo toglie concentrazione: noi seguiamo una filosofia che porta a fare, fare, fare e poi a valutare se il progetto può essere portato avanti oppure no. Non studiamo metriche e timeline, ma lavoriamo concentrati sul progetto e alla fine traiamo le nostre conclusioni”.
Ed è con questo atteggiamento che hanno portato avanti la loro startup, che offre alle persone la possibilità di ricevere feedback utili da parte degli utenti riguardo un progetto che vogliono realizzare o che stanno creando.
La nascita di Betalize – “Betalize nasce da un problema che abbiamo vissuto in prima persona – spiegano Luca e Gian Maria – Prima di Betalize, infatti, avevamo dato vita a un’altra startup che si chiamava PeopleStat e uno dei problemi principali era legato all’acquisizione di feedback e opinioni valide da parte dell’utenza per capire se e in che modo potevamo migliorare il nostro portale. A questo punto, entra in gioco l’idea di Betalize. La nostra startup, appunto, offre un servizio per riuscire a fare testing ad esempio su siti web, app mobile e anche su idee: Betalize è, quindi, uno strumento per ottenere dei feedback. Tutto questo per aiutare l’utente a capire se il suo progetto o il suo prodotto sono davvero vincenti e per fare in modo che possa ricevere delle opinioni a riguardo.
Negli ultimi due anni abbiamo fatto una scelta coraggiosa, che ci sta costando molta fatica, sacrifici e rinunce, ma che è ciò che vogliamo davvero, ovvero continuare ad alimentare e a far crescere la nostra startup, che è completamente (e con orgoglio) autofinanziata.”
Il progetto – “Spesso, avere delle indicazioni all’inizio, prima di avviare la propria società, è molto utile per non perdere tanto tempo dopo – continuano Luca e Gian Maria – Con un aiuto iniziale a livello di opinioni e feedback si possono risparmiare anche mesi di lavoro per concentrarsi su ciò che funziona davvero all’interno del proprio progetto.
Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle persone che hanno delle belle idee nel cassetto e vogliono iniziare a realizzarle: noi offriamo loro anche un servizio per testare la propria idea, grazie ai feedback degli utenti, inserendo nel nostro sistema anche la dinamica dei contest. Nel momento in cui una persona vuole testare la propria pitch, il proprio sito o l’app mobile, viene attivato un concorso che consente, grazie al premio messo in palio, di catalizzare l’utenza all’interno del portale. È interessante sottolineare, però, che non tutti, alla fine, ricevono una somma in denaro, ma ci sarà una selezione dei vincitori, in numero da definire, sulla base delle indicazioni fornite. Ci sarà, perciò, una suddivisione del montepremi tra gli utenti che hanno inviato i feedback più utili. L’utenza, per questo motivo, è motivata a dare delle opinioni di qualità, il più ricercate e dettagliate possibili.
Inoltre, una feature interessante che proponiamo gratuitamente è la NDA option: chi desidera, ad esempio, attivare un contest per una pitch può essere tutelato con qualsiasi persona che partecipa.”
Gli obiettivi futuri – “Il sogno americano ci stuzzica molto, ma non escludiamo di poter restare operativamente in Italia – concludono Luca e Gian Maria – In ogni caso, vorremmo sviluppare il nostro business all’estero, anche nei Paesi europei come Inghilterra e Germania. L’Italia, secondo noi, non è ancora pronta per questo genere di strumento: guardando i primi utenti iscritti, infatti, abbiamo un bassissimo numero di italiani.
Per quanto riguarda i primi obiettivi futuri, invece, uno dei primi step sarà tornare dal Web Summit di Dublino con dei contatti interessanti per quello che concerne dei potenziali investitori e dei possibili clienti. All’evento, infatti, saranno presenti moltissime startup e noi ci consideriamo a tutti gli effetti una startup che lavora per le startup.”