L’indagine congiunturale di Federmeccanica dimostra come, pur dentro un anno terribile come è stato il 2020 con un calo della produzione complessiva di oltre 13 punti percentuali, l’industria metalmeccanica abbia ripreso vitalità e dinamismo arrivando nell’ultimo trimestre del 2020 a raggiungere gli stessi livelli produttivi pre-pandemia.
Si tratta di un risultato incoraggiante – commenta in una nota Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl – che deve poter essere consolidato nel 2021 e riportare lavoro e produzione in condizioni di normalità, superando le ancora attuali incertezze e permettendo maggiore tranquillità sul fronte occupazionale.
Lo slancio della manifattura e delle filiere specializzate anche sul piano internazionale è una buona notizia anche per il sindacato e la conclusione positiva ed innovativa del rinnovo contrattuale di categoria del 5 febbraio scorso contribuirà certamente alla piena ripartenza di tutto il settore.
Contiamo – conclude Benaglia – di proseguire unitariamente nel lavoro costruttivo che le relazioni sindacali con Federmeccanica hanno ormai assunto, puntando sia a governare i cambiamenti del lavoro, sia ad avere risposte positive sulla qualità dell’occupazione. Lavorare sulla creazione di competenze adeguate è sempre più la priorità del settore