E’ stato raggiunto ieri a Figline Valdarno l’accordo, tra Fim e Uilm, l’azienda e la Regione Toscana, approvato all’unanimità dai lavoratori, per la ex-Bekaert di Valdarno. La Fiom non ha firmato l’accordo. Grazie all’intesa raggiunta ieri sera senza la firma della Fiom abbiamo scongiurato il licenziamento immediato, a partire da oggi, dei 123 lavoratori ancora in forza nell’exmultinazionale belga. E’ quanto dichiarano in una nota il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il Segretario generale Fim Cisl Toscana Alessandro Beccastrini.
Con l’intesa sono stati confermati anche tutti gli incentivi di mitigazione da parte della multinazionale belga previsti nell’accordo del 2018, come i 10 mila euro per chi verrà assunto da altre aziende (come è stato per circa 50 lavoratori passati a Laika) ed i 40 mila per ogni lavoratori che a fine reindustrializzazione verrà assunto nel sito ex Bekaert. Incentivi che senza l’intesa sarebbero automaticamente venuti meno.
La strada però ancora tutta in salita, – spiegano Benaglia e Beccastrini – abbiamo davanti due mesi di tempo per riannodare i fili della trattativa interrotta a causa della crisi di governo e trovare una soluzione che dia lavoro e futuro alle 123 famiglie della ex-Bekaert.
La scorsa settima i lavoratori hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al neo-presidente del Consiglio Mario Draghi, quello che chiedono i lavoratori e che chiediamo noi come Fim Cisl è un cambio di passo delle istituzioni sulla vertenza. Convocare subito un tavolo ministeriale per esplorare, senza perdere altro tempo, la possibilità di soluzioni lavorative attraverso soggetti pubblici e privati disposti a avviare la fase di reindustrializzazione dell’ex-Bekaert.