Roma – Ancora incertezza, nessuna prospettiva e sostegni insufficienti. Dopo quasi un intero anno di chiusura e con periodi di stop ben più lunghi rispetto alle altre attività produttive, le Gaming Halls e le Sale Bingo restano tra le realtà maggiormente penalizzate dalle restrizioni causate dalla crisi pandemica. E, soprattutto, quelle di cui meno si parla. È per questo che in questi giorni, l’11 gennaio, le parti sociali hanno condiviso un nuovo Avviso Comune, per un rapido riavvio delle attività e l’individuazione di una data certa che manca davvero da troppo tempo.
A sottoscrivere l’avviso, con i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS, sono stati la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Confcommercio Imprese per l’Italia, Egp – Associazione Esercenti Giochi Pubblici, Federbingo – Federazione Nazionale Concessionari Bingo e Operbingo Italia Spa.
“Il comparto della distribuzione di gioco specializzata in Italia – spiegano Filcams, Fisascat e UILTuCS – occupa oltre 30.000 addetti nelle sale e nei servizi accessori, dei quali 12.000 solo nelle Sale Bingo, e contribuisce considerevolmente al bilancio dello Stato con i prelievi diretti dalle giocate nonché con le imposte dirette delle imprese e dei lavoratori impiegati nelle sale stesse. Ma il comparto è fatto di persone in carne e ossa con le loro famiglie, che non possono continuare ad essere ignorati dai decisori politici e dalle istituzioni!”
“Nel corso del 2020 – aggiungono i sindacati – le disposizioni governative per contenere l’emergenza epidemiologica hanno determinato la sospensione totale delle attività e dei ricavi delle sale per quasi metà dell’anno, sospensione prevista almeno fino al gennaio 2021 compreso. Tutto il personale delle sale è stato ripetutamente posto in sospensione dal lavoro per il tramite degli ammortizzatori sociali, in maniera anche discriminatoria rispetto ad altri settori, con conseguenti pesantissimi effetti sulle retribuzioni dirette e differite. Molti di questi lavoratori sono ancora in attesa di ricevere il sostegno delle integrazioni salariali dall’Inps. La situazione è ormai insostenibile!”.
Davanti a questa situazione, pronti a una ripresa, le Parti hanno da tempo sottoscritto, e ora anche aggiornato, un protocollo ad hoc per stabilire “Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nelle Gaming Hall – Bingo”, che ha costituito il riferimento organizzativo per le sale. Nonostante questo, non c’è alcun segnale di riapertura e l’incertezza “si protrae per un tempo ancora indefinito”. Cosa che “ci impone di chiedere, al Governo nazionale ed i Governi regionali, pur nel permanere di condizioni di emergenza epidemiologica, di individuare “urgentemente date e modalità organizzative per la ripresa delle attività nel rispetto dei protocolli di sicurezza approvati e perfezionati” e di rivalutare nuovamente ed attentamente le ricadute economiche, occupazionali e sociali della reiterata sospensione delle attività esercitate nelle Sale”. A questo si aggiunge la necessità che si “rendano coerenti con le prospettive di riapertura le previsioni normative in merito alla tutela degli ammortizzatori sociali per il personale ed ai supporti economici alla liquidità delle aziende previsti per l’emergenza Covid19”.
Nota stampa Uiltucs.