Monitorare il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia per i lavoratori dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico. È questo l’obiettivo dell’osservatorio condotto dal Coordinamento Generale Statistico Attuariale e diffuso dall’Inps. Presi a riferimento sono i certificati medici inviati dal medico e le visite mediche di controllo effettuate dall’Istituto. Il fenomeno, osservabile sia in termini assoluti che relativi, fa particolare riferimento da un lato all’incidenza dei certificati medici rispetto al numero dei lavoratori potenzialmente interessati da un evento di malattia, dall’altro all’incidenza delle visite mediche di controllo rispetto al numero di certificati medici pervenuti.
Nel primo trimestre dell’anno 2019 si registra un incremento del numero dei certificati medici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia per il settore privato (+1,2%) che per il settore pubblico (+5,4%). A livello territoriale, l’aumento del numero di certificati sia per il privato (+4,0%) che per il pubblico (+9,6%) risulta più consistente al Centro.
Per quanto riguarda l’attività di verifica dello stato di malattia con la gestione del Polo unico da parte dell’Inps, nel primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un incremento del numero di visite per il settore pubblico del Polo unico (+53,8%) ed una minima diminuzione per il settore privato (-0,5%). In termini relativi per il primo trimestre 2019 si conferma la notevole differenza del numero di visite mediche del settore pubblico rispetto a quello del settore privato (rispettivamente 78 e 26 ogni mille certificati);
Il tasso di idoneità misura il numero di visite con esito idoneità al lavoro rispetto al numero di visite effettuate: per il primo trimestre 2019 ogni cento visite effettuate nel pubblico, 32 risultano con esito di idoneità, contro 22 nel privato. Da un confronto tendenziale, nello stesso trimestre del 2019 si registra una forte diminuzione del tasso di idoneità per entrambi i settori ma maggiormente nel settore privato, passando da 37 visite con idoneità nel primo trimestre 2018 a 22 visite con idoneità nello stesso periodo del 2019. Nel settore pubblico le visite sono effettuate soprattutto su richiesta dei datori di lavoro, solo l’11% sono disposte d’ufficio e anche il tasso di idoneità è molto diverso nelle due fattispecie: 35 ogni 100 visite richieste dal datore di lavoro contro 13 ogni 100 disposte d’ufficio. Nel settore privato invece si osserva una proporzione inversa con il 62% delle visite mediche di controllo disposte d’ufficio.
Dal 2012 la scelta dei certificati, dei lavoratori privati assicurati da sottoporre a visita, è avvenuta attraverso l’utilizzo di un modello statistico di Data Mining che ha consentito di concentrare le visite mediche di controllo d’ufficio sui casi in cui è più ragionevole ipotizzare che il certificato medico del lavoratore riporti una prognosi non coerente con lo stato di salute. Dal 15 marzo 2018 è stato sospeso l’utilizzo del modello statistico di Data Mining con evidenti effetti sui risultati delle visite.