Agenzie per il lavoro precursori del tempo indeterminato? Circa 100mila giovani nel 2017 sono entrati nel mondo del lavoro tramite agenzie e il 18% di questi, entro 12 mesi, ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato. A raggiungere un occupazione stabile sono stati poi, il 13% di chi ha iniziato con un contratto a tempo determinato, l’8,8% per chi è partito con contratti intermittenti e l’8,6% per chi ha intrapreso attività lavorativa con contratto di collaborazione. Numeri che dimostrano come l’agenzia per il lavoro risulti essere il canale preferenziale per avviare rapporti occupazionali stabili. A rilevarlo è l’Osservatorio Assolavoro Datalab dai dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
Da una recente ricerca condotta da Ipsoa, inoltre, emerge che nel complesso almeno un terzo di chi lavora a termine con le Agenzie poi accede a una occupazione stabile. Tali dati sono stati presentati oggi nel corso dell’evento “Posti e Percorsi. Il lavoro tra mappa e territorio” che si è tenuto a Roma, presso il Cnel.
“Dall’analisi dei dati post Decreto Dignità, osserva Alessandro Ramazzi, presidente di Assolavoro, emerge che mentre cala la somministrazione di lavoro, aumenta il ricorso a contratti meno tutelati per il lavoratore”. A sostegno di quanto sostenuto da Ramazzi, è il saldo negativo delle persone occupate in somministrazione (-39mila) riferito al periodo tra luglio e dicembre 2018. Sempre nello stesso lasso temporale, invece, aumentano i contratti meno tutelati per il lavoratore, ovvero: le prestazioni occasionali, i contratti intermittenti e gli stagionali.
“Se alcuni, – continua il presidente di Assolavoro – con professionalità più spendibili, hanno avuto un accesso più rapido a contratti stabili, molti di più sono quelli che il Decreto Dignità ha spinto ai margini del lavoro, con contratti meno tutelati o addirittura nessun lavoro. Il Governo intervenga con correttivi, prima di tutto sulle causali. Queste – conclude – hanno già dimostrato di non tutelare nessuno e di avere come unico effetto l’aumento dei contenziosi”.
Prima di giungere alla conclusione dell’evento, è stata lanciata la campagna per una corretta informazione sul ruolo delle agenzie per il lavoro: “Le Agenzie per il lavoro fanno bene il loro lavoro”.
Tra i partecipanti. All’incontro sono intervenuti Tiziano Treu, presidente del Cnel, Bettina Schaller, presidente WEC Europa, la Confederazione Mondiale delle Agenzie di cui Assolavoro è l’espressione italiana, Luca Comodo dell’Ipsos, Roberto Ghiselli, segretario Confederale Cgil, Mattia Pirulli, segretario generale Felsa Cisl e Antonella Pirastu della Uil.