Roma, 22 gennaio 2016. A ottobre 2015 i rapporti di lavoro attivi tramite Agenzie per il Lavoro sono 359.369, in aumento del 17,6% sullo stesso mese dell’anno precedente. È quanto emerge dalle elaborazioni di Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, su dati Forma.Temp.
Cresce anche il numero di rapporti attivi su base mensile nell’arco dei primi dieci mesi del 2015: sono in media 342.361, il 15,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad aumentare è soprattutto la somministrazione a tempo indeterminato. Nel mese di ottobre i rapporti stabili con le Agenzie per il Lavoro sono 24.249, con un aumento del 55,2% sullo stesso mese del 2014. Con un’incidenza sul totale dei rapporti pari al 6,7% (5,9% tra gennaio e ottobre), la somministrazione a tempo indeterminato si conferma il fenomeno emergente della staffing industry italiana, una modalità di occupazione in grado di coniugare flessibilità per le imprese e continuità lavorativa per le persone.
“I dati relativi ai primi dieci mesi del 2015 – dice Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il Lavoro – sono molto incoraggianti e testimoniano una crescente fiducia da parte di imprese e lavoratori nei confronti delle Agenzie per il Lavoro. Cresce, quindi, la consapevolezza della capacità delle ApL di garantire il miglior incontro tra domanda e offerta di lavoro, grazie alle competenze e alle professionalità dei nostri dipendenti. La sfida per il 2016 è quella delle nuove politiche attive per il lavoro. È fondamentale fare squadra, rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori in campo, a partire dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, attiva dallo scorso 1° gennaio”.
“Le Agenzie per il Lavoro – aggiunge Scabbio – hanno da tempo manifestato la massima disponibilità a lavorare insieme con l’obiettivo di favorire la crescita dell’occupazione, soprattutto delle fasce più deboli, come giovani e over 50. Sono proprio queste le categorie di lavoratori che, anche negli anni più bui della crisi, hanno trovato nelle ApL un partner fondamentale per la ricerca di una nuova occupazione. Nel 2014, ad esempio, un lavoratore su due che ha avuto accesso a un’occupazione tramite Agenzia ha meno di 35 anni, ma rilevante è anche la quota di quanti hanno trovato con noi lavoro e appartengono alla classe di età compresa tra i 45 e i 54 anni (il 17,4% del totale). Prendersi in carico quanti cercano una occupazione e costruire dei percorsi ritagliati sulle specifiche esigenze e – soprattutto – finalizzati, rappresenta l’elemento distintivo e vincente delle Agenzie per il Lavoro. A tutto vantaggio del sistema Paese”.