Buone notizie per chi ha figli a carico e non ha diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF): da giovedì 1 luglio fino al 31 dicembre è possibile anche per gli “esclusi” presentare domanda per l’assegno temporaneo. Si tratta infatti della nuova misura di sostegno che l’INPS prevede per i lavoratori autonomi disoccupati, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, titolari di pensione da lavoro autonomo e nuclei familiari che non hanno tutti i requisiti necessari per avere diritto all’ANF.
La domanda può essere presentata fino a fine anno con diverse modalità: sito Internet dell’Inps,
usando il servizio online tramite SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), Carta nazionale dei
servizi (CNS) e PIN Inps rilasciato entro il primo ottobre del 2020. Ci si può rivolgere poi al Contact Center chiamando l’803164 ma anche a Enti di patronato. A chi presenta le domanda entro il 30 settembre vengono riconosciuti gli arretrati a partire dall’1 luglio.
Come fare a ottenere l’assegno? Basta inserire il codice fiscale dei figli minori e l’IBAN su cui accreditare le somme, oltre ad avere un ISEE in corso di validità (che a ogni modo non deve essere allegato). Il pagamento sarà effettuato con accredito su conto corrente, bonifico domiciliato, carta di pagamento con IBAN o libretto postale intestati al genitore richiedente.
In caso di genitori separati legalmente o divorziati con affido condiviso, il pagamento è diviso al 50% tra i due genitori, oppure effettuato all’unico genitore richiedente in presenza di un accordo tra di loro.
Percepite il Reddito di Cittadinanza? In questo caso, non dovete presentare domanda perché la quota di assegno che spetta sarà pagata d’ufficio dall’Inps direttament esulla carta di pagamento RdC. Per quanto riguarda coloro che sono già beneficiari di assegno al nucleo familiare (ANF), dall’1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021 sarà loro corrisposta una maggiorazione di 37,5 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli e di 55 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli.
La maggiorazione avviene anche in presenza di figli maggiorenni inabili al lavoro, oltre che di figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni se studenti o apprendisti e appartenenti a nuclei numerosi.
Per presentare la domanda valgono sempre le stesse modalità dette sopra. Da quanto fa sapere l’INPS, l’importo delle somme teoricamente che spettano per l’ANF, comprensive della maggiorazione, sarà messo a disposizione dei datori di lavoro secondo i consueti canali.