Se siete degli utilizzatori di LinkedIn (e lo usate in particolare per aumentare il vostro personal branding) probabilmente vi siete già accorti della novità. Anche il social network “professionale per eccellenza” ha ceduto al fascino delle stories. Sono infatti attive – anche se per ora solo da mobile – dal 20 ottobre scorso le Storie di LinkedIn che vengono definite dall’azienda di Paolo Alto “un nuovo modo per visualizzare e condividere momenti della giornata lavorativa con la propria community”.
Personalizzabili e con “vita limitata”. I 14 milioni di utenti che LinkedIn ha in Italia potranno dunque, oltre a creare post e articoli lunghi per LinkedIn Publishing, anche foto e video della durata massima di 20 secondi che, come per ogni contenuto di questo tipo, avranno la vita limitata di 24 ore. Potranno essere personalizzate con testo e adesivi a tema e ovviamente il testo e ogni giorno, tramite la “Domande del giorno”, sarà possibile avviare una conversazione con chi fa parte della propria rete LinkedIn. Così come per le storie su altri social, anche su LinkedIn sarà possibile vedere quante persone l’hanno visualizzato e anche chi l’ha fatto. Occasione in più per testare la propria rete e magari allargarla.
Con la pandemia è cambiato il modo di usare LinkedIn. Che le stories sul social arrivino adesso, d’altra parte, non è del tutto casuale anche perché, come viene precisato in un comunicato stampa, è cambiato il modo in cui le persone usano LinkedIn in quest’anno. E questo in virtù del fatto che sono mutate le consuetudini della vita domestica e che abbiamo portato l’ufficio in casa. Su LinkedIn sono aumentate, infatti, del 55% le conversazioni tra gli utenti così come lo è la creazione dei contenuti che registra un +60%. E questo perché il “nuovo modo di lavorare”, con un ambiente sempre più ibrido tra lavoro e privato, ha dato vita a legami sociali in forme tali che la vita d’ufficio sembra un lontano ricordo. Le Storie di LinkedIn quindi si inseriscono, secondo gli ideatori, nella possibilità di condividere informazioni sul quotidiano della propria vita lavorativa e rimanere in contatto con la propria comunità professionale.
“Rimanere connessi, a livello personale e professionale, non è mai stato così importante come ora” ha precisato Michele Pierri, News Editor di LinkedIn Italia (LinkedIn ha infatti la sua sezione di notizie riguardanti il mondo del lavoro, ndr). “Durante il lockdown i nostri membri hanno utilizzato LinkedIn per tenersi in contatto con colleghi e altre persone sia per cercare consigli, che per trovare nuove opportunità, o semplicemente per tenersi aggiornati. Vediamo le storie come una naturale continuazione di questa connettività più personale tra colleghi, e abbiamo già visto centinaia di migliaia di nuove conversazioni che si sono innescate tramite le storie.”
Come usare le Storie di LinkedIn al meglio. Ma come usare le Storie al meglio? Ecco alcuni consigli che ci dà lo stesso LinkedIn.
Siate rilevanti. Vista la rapidità delle Storie, non bisogna condividere qualsiasi cosa ma puntare sul concetto della rilevanza. Condividere ciò che può interessare per se stessi e il proprio settore e fare in modo che sia pertinenti anche per chi fa parte della propria rete. Mostrate il vostro aspetto professionale con un tocco umano. Alle persone, questo è assodato, piace interagire e le storie permettono di farlo in modo più autentico. Ecco perché tale aspetto non va mai dimenticato qualsiasi cosa si condivida: siano gli annunci di eventi in tempo reale e gli aggiornamenti delle notizie man mano che escono, così come le foto della propria postazione di lavoro a casa, o nuove idee di networking virtuale. L’autenticità è la chiave.
Siate divertenti e creativi con la vostra rete di contatti. Qual è la differenza rispetto a un post su LinkedIn? Che le storie possono essere un modo più creativo e informale per condividere la propria quotidianità. Si può ospitare una sessione di domande e risposte, condividere suggerimenti per la carriera, o dare un’idea di come appare la propria vita quotidiana in un periodo nel quale molti di noi lavorano da casa.
Usate le storie per far crescere la vostra community. In parte lo abbiamo detto all’inizio, ma repetita iuvant: usate questo nuovo formato per avviare conversazioni con la propria comunità professionale, migliorando al contempo la qualità delle connessioni più importanti. Infine, non abbiate paura di fare una story perfetta: quello che conta è iniziare, ma anche vedere se effettivamente è il formato che fa al caso vostro.