Braccia incrociate oggi per fattorini, driver e addetti alle consegne della filiera Amazon in Lombardia. Uno sciopero “a sorpresa”, comunicato dalle rappresentanze sindacali all’ultimo momento, che coinvolge i lavoratori dei centri di smistamento di Buccinasco (Milano), Burago (Monza) e Origgio (Varese). Sindacati e lavoratori chiedono contratti regolari, stabilizzazioni, maggiore dignità delle condizioni lavorative: una protesta destinata a replicarsi “se non ci saranno risposte chiare”.
Sara Tripodi, segretaria generale Filt Cgil della Brianza afferma “abbiamo avanzato ad Assoespressi, l’associazione datoriale di rappresentanza, alcune richieste chiare a cui l’associazione non ha saputo dare risposte, perché ancora una volta il colosso Amazon fa da padrone. Rimane aperta l’esigenza di stabilizzare i molti lavoratori che operano da anni nella filiera e non sono stati regolarizzati (mentre i carichi di lavoro continuano ad aumentare).
Rimane aperta l’esigenza di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, come da accordi sottoscritti; rimane aperta l’esigenza di condizioni di lavoro omogenee nei vari stabilimenti, di contratti in regola, dell’abbassamento dei carichi di lavoro, di un premio di risultato annuale”. Amazon deve far rispettare le regole e deve prendersi le sue responsabilità, concludono in una nota unitaria i sindacati.