Ci fa piacere che i clienti, manifestando solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori scioperanti, hanno condiviso le ragioni della protesta e siamo soddisfatti per l’alta adesione al primo sciopero della storia di Amazon Italia. Il nostro messaggio è chiaro: la concorrenza tra aziende non va fatta “risparmiando” su salari e diritti dei lavoratori. Chi opera in Italia rispetti le norme italiane. È quanto dichiara in una nota Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl.
Amazon deve accettare relazioni sindacali normali e aprirsi al confronto per trovare le giuste soluzioni alle criticità esistenti e contrattare un sistema di welfare moderno che risponda ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori. In Italia – spiega Pellecchia – si applicano le regole italiane: è una questione di giustizia in primis verso i suoi dipendenti ma anche verso le aziende che le regole le rispettano. Se la multinazionale continua a fare orecchie da mercante, la protesta non potrà che continuare.
Amazon, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, – conclude il segretario generale della Fit Cisl – ha registrato un boom di ordini con il conseguente significativo incremento del fatturato e degli utili. Avvii subito il confronto per dare alle lavoratrici e ai lavoratori le risposte che aspettano da anni.