L’obiettivo principale è permettere un assegno “dignitoso” a tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dal primo gennaio del 1996 e che si troveranno quindi a confrontarsi con un meccanismo di calcolo molto penalizzante rispetto al precedente sistema retributivo.
L’assegno di garanzia riconoscerebbe invece un minimo garantito, anche per mezzo di risorse fornite dalla fiscalità generale e non correlate necessariamente a quanto accantonato. Ovviamente però nel confronto di oggi sarà decisivo il tema delle coperture finanziarie. Dopo il tavolo odierno, le parti torneranno ad incontrarsi il 7 febbraio per affrontare il nodo pensionati, il 10 per parlare di