Si è da poco concluso incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, tra le organizzazioni sindacali, Acciaierie D’Italia ( ex-Ilva) e i Ministri dello Sviluppo Economico Giorgetti, del Lavoro Orlando e del Sud e coesione sociale Carfagna, presenti anche i governatori di Puglia e Liguria. Lo hanno riferito in una nota il Segretario generale FIM-CISL Roberto Benaglia e il Segretario nazionale FIM-CISL Valerio D’Alò spiegando che l’incontro riprende dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato e ha affrontato tutte le criticità dei siti del Gruppo sia sul lato produttivo che occupazionale.
Sul lato produttivo permangono, nonostante la forte richiesta di acciaio da parte del mercato, forti criticità. Il fermo della batteria 12 del sito di Taranto non permetterà nel breve la crescita produttiva del sito che pertanto rimarrà a livelli bassi. Da parte del governo abbiamo l’impegno a valutare l’uso per Acciaierie D’Italia di ulteriori 13 settimana di cassa post-covid frutto del recente accordo tra governo e sindacato.
Abbiamo chiesto su questo fronte un confronto con l’azienda che però preveda la limitazione dell’uso della cassa e favorisca la rotazione delle persone insieme a alla richiesta fatta al governo di sostenere il reddito dei lavoratori.
Durante l’incontro abbiamo avuto conferma che ci sarà l’insediamento del nuovo CDA il 21 luglio prossimo. Abbiamo chiesto che dopo quella data, si riprenda subito confronto sul piano industriale. E’ arrivato il momento dopo le sentenze della magistratura di guardare al futuro e al rilancio produttivo, agli investimenti sulla transizione ecologica ma soprattutto occupazionali dell’intero Gruppo. L’obiettivo è quello di arrivare ad un accordo sindacale che deve prevedere zero esuberi e un futuro produttivo, sicuramente sostenibile a tutti i siti del gruppo.