(Labitalia) – In Italia, ci sono 150.000 posti disponibili di lavori che nessuno cerca e che nessuno vuole. Falegnami, panettieri e sarti: sono soltanto tre delle professioni che nessuno ormai vuole più fare, i cosiddetti lavori dimenticati. E’ quanto emerge da un’indagine svolta dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, elaborando i dati segnalati dai 28mila iscritti che gestiscono un milione di aziende e diffusa oggi a Fiuggi, in occasione del Festival del lavoro. “In Italia – si legge – molti posti sono vacanti e soprattutto i giovani cercano sempre le stesse strade, spesso contorte a causa ovviamente della crisi, senza però dimenticare anche le amicizie lavorative e un titolo di laurea che può avere un risvolto negativo della medaglia, due fattori da prendere in considerazione quando si cerca un lavoro”.
“La crisi – spiega la Fondazione studi – è evidente, ma il lavoro in alcune sue accezioni non sembra mancare. Tutti i posti per cui non c’è domanda, ma sussiste un altissimo livello dell’offerta, sono i cosiddetti posti in piedi, quei lavori da svolgere manualmente”. Ecco alcuni esempi: “In Italia – sottolinea – mancano i panettieri. E’ un lavoro duro e i turni lavorativi sono principalmente due: il primo nella tarda nottata, il secondo la mattina molto presto. I posti disponibili in questo campo sono 1.040 non si riesce a coprire il 39% di queste posizioni vacanti”.
“Un altro lavoro particolarmente snobbato – continua – è appunto quello del falegname. In questo campo, soprattutto in questo periodo di crisi economica e lavorativa, i ricavi potrebbero essere molto elevati: basta ‘fare il giovane’ presso un falegname esperto e, se si possiede una discreta somma di denaro, si può lavorare autonomamente. I guadagni sono assicurati, ma la strada è lunga e impervia”.
Dall’indagine della Fondazione Studi emerge che anche nel mercato degli infissi il posto sarebbe disponibile: esistono 1.500 posti da installatori e l’83% di questi non è ancora stato occupato. “Altri due mestieri rifiutati – si legge – sono, nonostante si possa pensare il contrario, quello dei baristi e dei camerieri. Le principali motivazioni possono essere principalmente legate agli orari notturni. Spesso queste posizioni sono occupate dai giovani universitari, che per andare incontro alle esigenze monetarie legate alle tasse universitarie arrotondano con questi lavori cercando di proseguire al meglio gli studi. Nonostante la presenza degli studenti nel settore, nel comparto della ristorazione e dei bar mancano figure professionali nella misura del 14%”.
Altri posti vacanti si possono trovare nel campo della pasticceria (orari pesanti con sveglia circa alle quattro o alle cinque del mattino), nel campo della macelleria in cui manca circa il 10% dei posti disponibili nelle aziende e, infine, anche nel campo della sartoria dove sarebbero disponibili circa duemila posti di lavoro, previo corso di specializzazione in questo tipo di lavoro.
Ci sono poi altre professioni di difficile reperimento, legate però a un preciso percorso formativo. Tra queste, gli infermieri, i tecnici informativi e gli operai specializzati. Per quanto riguarda il comparto infermieristico, nel 2012 c’è stata una richiesta di 22.000 nuove unità; il numero chiuso imposto dal sistema universitario (accettati solo 1 6mila nuovi studenti alla laurea triennale in scienze infermieristiche) e la poca attrattiva del lavoro, hanno imposto il ricorso all’utilizzo di molto personale straniero.
5 commenti
Vorrei dire che secondo me sicuramente è presente la richiesta ma bisognerebbe collegare questo sito con chi offre questi lavori.
Ma dove sono in Italia tutte queste opportunita’ di lavoro , prima di emigrare ho cercato lavoro come panettiere ma senza riuscirci, i forni sono a conduzione familiare seno’,te ne devi aprire uno e i soldi dove stanno??
sono un vetraio con esperienza pluriennale anche nel campo dimontaggi
sono un falegname montatore esperto con esprienza da oltre 25 anni sia in bottega artigianale che in fabbrica sono giovane e volenteroso ma la crisi del settore ci rimane a casa.Disposto a trasferte all’estero
Anche io sono un falegname, ma tutto sto lavoro non c’è poichè abbiamo un livello di tassazione elevatissimo e la gente preferisce andare all’ ikea!