Roma, 25 luglio 2016 – La Fim Cisl esprime grande preoccupazione per quanto sta accadendo in Turchia. Il tentativo di colpo di stato ha creato instabilità e incertezza sul futuro del Paese. Il Governo, dietro alla motivazione di perseguire i responsabili, sta ora mettendo in opera una ritorsione che colpisce indiscriminatamente lavoratori, giornalisti, giuristi, con un attacco molto forte alla libertà di espressione, alla libertà delle persone e alla democrazia.
La Turchia è un paese in cui i requisiti minimi di uno Stato libero e democratico si erano già ridimensionati in questi ultimi anni. Ciò è avvenuto anche per quanto attiene le libertà sindacali. Non esistono condizioni emergenziali che possano giustificare la sospensione della Convenzione Europea dei diritti umani come è avvenuto in queste ore, con le brutalità, gli arresti di massa e le torture, o l’imbarbarimento del diritto con l’ipotesi di re-introduzione della pena capitale.
La Fim-Cisl ritiene che una comunità democratica debba assicurare innanzitutto il rispetto dei principi di dignità e libertà della persone, precondizione per ogni autentica democrazia. Riteniamo inadeguata la reazione della Comunità internazionale che non può avere ambiguità di sorta, né derivanti da rapporti commerciali e neanche da Patti multilaterali come la Nato. Va richiesto il ripristino immediato delle libertà e della democrazia, altrimenti il comportamento del regime di Erdogan farebbe venir meno la sussistenza delle condizioni per l’adesione a questi organismi. La Fim-Cisl chiede quindi che il Governo italiano e l’Unione Europea intervengano nei confronti del Governo turco per esigere nell’immediato e incondizionatamente il rispetto dei diritti all’incolumità personale, di opinione, di stampa e alle libertà democratiche.
Come Fim Cisl in questi anni abbiamo rafforzato la cooperazione sindacale con le due più grandi federazioni metalmeccaniche turche, la Turk-Is Metal e Birlesik-Metal, e confermiamo un rinnovato sostegno e solidarietà, da estendere a tutte le forze democratiche e ai lavoratori turchi, a cui vogliamo far arrivare tutta la vicinanza dei metalmeccanici italiani.
Nota Ufficio Stampa Fim Cisl