Indicatori favorevoli dell’economia cilena ed il buon momento che sta attraversando in particolare il mercato del lavoro, hanno nuovamente reso il paese una meta attraente per i lavoratori qualificati dell’area sudamericana e anche dell’Europa.
“Abbiamo un tasso di disoccupazione molto basso, per cui risulta difficile per le aziende che vogliono iniziare a sviluppare un business qui trovare i candidati giusti per alcune specializzazioni o che sappiano lingue,” afferma il direttore associato del Cile della societá di recruitment specializzato Robert Half International, Karina Pérez.
Lo spagnolo Ignacio Hernández de la Torre, direttore delle divisioni della società di recruiting Page Personnel in Cile spiega che “oggi il tasso di disoccupazione cileno è del 6%. Il PIL nel 2012 è stato del 6% e quest’anno il trend di crescita è del 4,8%. L’attuale domanda per talenti qualificati risulta superare quella che il mercato cileno può offrire. La conseguenza di ciò è la ricerca di lavoratori fuori dal paese.
In effetti, oltre ai bassi livelli di disoccupazione, c’è un mercato del lavoro che ha creato un gran numero di nuovi posti di lavoro. Secondo il governo, – sulla base dell’indagine realizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica cileno, – tra il 2010 e il 2012 sono stati creati in media 280.000 nuovi posti di lavoro l’anno. E il mercato del lavoro cileno non è in grado di coprire da solo questa elevata domanda di lavoro, e di conseguenza chiede aiuto ai lavoratori stranieri.
Cresce la consegna di visti – Il Cile sta vivendo un’ondata di immigrazione senza precedenti. Nei primi quattro mesi del 2013 – tra gennaio e aprile – la consegna di visti è aumentata del 46,8% rispetto allo stesso periodo nel 2012, passando da 31.212 a 45.821. Questi sono i dati di maggio della sede nazionale degli stranieri e della polizia internazionale, PDI (Polícia de Investigaciones).
I paesi di origine del flusso di immigrazione cileno risultano essere gli stati vicini, come Perù, Colombia, Bolivia, Argentina, sia alcuni paesi dell’Europa, quali la Spagna e la Francia. Dall’Europa, risultano provenire in particolare gli spagnoli alla ricerca di opportunità lavorative in Cile, considerata la grave crisi economica che affligge il loro paese di origine. Di fronte a tale fenomeno, il governo sta studiando una nuova legge per gli stranieri, volta a consentire un migliore riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite in patria, aumentando le categorie di visti e sanzioni per coloro che non sono conformi alle norme cilene.
Settori che assorbono mano d’opera straniera – “In particolare risulta molto difficile trovare lavoratori per il settore minerario,” spiega Hernández de la Torre di Page Personnel. Il Cile infatti è un paese fortemente orientato all’industria estrattiva ed il rame ne costituisce il suo motore.
Di fatto,in agosto, la proiezione degli investimenti nel settore minerario in Cile è aumentata sensibilmente sino a raggiungere 112,6 miliardi di dollari, – per il periodo del 2013 – 2021 -, l’8% in più rispetto all’ultima stima, – novembre 2012 -, secondo il Ministero delle Miniere. Le stime del novembre 2012 prevedono che il Cile, nei prossimi 12 anni, dovrebbe generare circa 100.000 posti di lavoro diretti e ulteriori 300.000 nell’indotto, soprattutto in ragione degli investimenti nell’industria mineraria.
Non solo estrazioni minerarie, però. Il direttore delle divisioni di Page Personnel indica come seconda fonte di occupazione le grandi aziende di vendita al dettaglio/commercio. “I settori minerario e di vendita al dettaglio/commercio richiedono una grande quantità di candidati che il popolo cileno non può offrire. Page Group, ad esempio, sta portando molti stranieri per questi due settori”.
Le posizioni più richieste richiedono competenze linguistiche – In generale, secondo il direttore di Page Personnel, le posizioni offerte sono quelle che richiedono, in particolare, un elevato livello di inglese. “Questo è il problema principale del Cile. Ci sono diverse posizioni offerte da aziende nazionali ed internazionali per gente che parla fluentemente l’inglese. In particolare, – continua Hernández de la Torre – al primo posto vi è una domanda elevata per ingegneri, richiesti soprattutto dall’industria mineraria; in secondo, quella relativa ai rappresentanti commerciali, per il commercio al dettaglio. Al terzo posto, ci sono le professioni del digitale quali, ad esemplio, e-banking o e-commerce, dove il tipico lavoro è il community manager”. Chi è interessato potrebbe anche trovare una posizione nei social media, sui giornali o anche nella gestione dei websites delle multinazionali, e può fare domanda direttamente online.
Un altro settore che Hernández de la Torre mette in rilievo è quello relativo alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Secondo la sua opinione, ci sono alcune difficoltà in Cile nel trovare profili specializzati che lavorino nelle aziende che operano nel solare e nell’eolico. Queste aziende hanno infatti bisogno di professionisti con esperienza .
Il Cile, infatti, ha recentemente aumentato la sua capacità produttiva di energia, in risposta all’esigenza di una maggiore indipendenza energetica rispetto alle fonti da risorse fossili. Il paese è dotato di molte risorse naturali, essendo vicino all’Equatore ha 330 giorni di sole all’anno e possiede venti adatti ad essere sfruttati. Anche nel settore delle rinnovabili ci si attende quindo un certo fermento nei prossimi anni.
Elementi di attrazione: poca burocrazia, basso livello di corruzione, buoni stipendi e qualità di vita – “Non è così difficile per le aziende cilene assumere lavoratori stranieri”, dice Karina Pérez di Robert Half. Non ci sono tante pratiche burocratiche da espletare, e quindi, se le abilità del candidato risultano compatibili con le posizioni offerte, avrà molte chances di trovare lavoro in tempi rapidi. Il direttore associato di Robert Half mette in rilievo come il mercato cileno risulta offrire anche un buon livello retributivo. Sostiene oltretutto che “si può avere un buon livello di vita, con la possibilità di vivere in un paese, molto pulito, organizzato, in cui tutto funziona in generale”. Karina Pérez rincara sostenendo che “è possibile avere un buon equilibrio tra vita professionale e famigliare.”
Il Cile è oggi il paese latinoamericano meglio posizionato nella classifica dello sviluppo umano, secondo i dati di 2012 dell’Indice di Sviluppo Umano (Human Development Indez, HDI) preparati dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (United Nations Development Program , UNDP), pubblicati a marzo di quest’anno.
L’executive di Page Personnel, Hernández de la Torre, indica che il Cile è il paese più sicuro in tutta l’America Latina. “E’ un paese sicuro per gli stranieri. È l’unico paese a sud del Messico, di tutta l’America Centrale e Latina, dove vi è un basso livello di corruzione e di criminalità”, dati che invogliano lo straniero a venire in Cile, a suo parere.
Adattamento e ricerca di lavoro – Il direttore delle divisioni di Page Personnel in Cile spiega che l’unica difficoltà di lavorare nel paese sarebbe quindi quella di adattarsi alla cultura cilena e al suo modo di fare business. Una delle caratteristica del Cile sarebbe il tempo. Il ritmo dei cileni durante alcuni lavori è un po’ più lento di altri paesi europei e latino americani. “In Cile è un paese più lento e tutto va passo passo. La gente è più tranquilla e non gradisce vivere sotto stress per ottenere obiettivi”.
Allora, la cosa principale è adattarsi al paese, alla cultura e al mercato cileno. “Perché chi avrà modo di adattarsi a questo paese, il Cile lo terrà, e gli darà tutto”, afferma Hernández de la Torre. “È importante, tuttavia, che la persona interessata a trasferirsi in Cile sappia che deve parlare lo spagnolo, perché sono ancora in pochi quelli che parlano davvero inglese nel mercato locale”, aggiunge il direttore di Robert Half.
Infine, l’invito di Hernández de la Torre: “Venite in Cile perché è un grande paese, dove si può vivere bene con un livello molto elevato di qualità di vita”.
Qualche link utile.
Le agenzie per il lavoro:
Uffici governativi:
www.minrel.gob.cl/visas/minrel