Siete giovani studenti di agraria? Siete diplomati alla ricerca di un primo impiego all’estero? Questa è l’occasione che fa per voi. L’Anga, i giovani di Confagricoltura, offre la possibilità d’iscriversi a stage retribuiti in America e in Australia. Sono esperienze praticamente a costo zero, dove con lo stipendio si riesce ad ammortizzare la spesa del viaggio e il costo della vita quotidiana.
I tirocini, per i quali è prevista appunto una retribuzione media tra i 18 e i 20 dollari l’ora, avranno una durata compresa tra i tre e i dodici mesi con partenze calendarizzate da gennaio a marzo a seconda della destinazione. In alcuni casi è previsto anche un trimestre presso un’università americana. Ci assicurano da Confagricoltura, “molti ragazzi poi non sono più tornati, e sono rimasti a lavorare all’estero”. Perché non provare quest’avventura? Ecco come fare.
L’esperienza – Vanno anticipate le spese per viaggio, iscrizione (100 euro), visto, spese amministrative dell’organizzazione ospitante e assicurazione: tutte uscite che però vengono ‘ripagate’ grazie alla retribuzione dello stage.
Requisiti – E’ sempre richiesta la buona conoscenza dell’inglese e un’esperienza pratica precedente. Per esempio per il vitivinicolo bisogna aver partecipato almeno a una vendemmia. Attenzione: non bisogna aver superato i 29 anni.
Australia – In Australia c’è anche l’opportunità di svolgere lo stage in aziende di seminativi, allevamenti di bestiame e piantagioni di banane. Per i viticoltori c’è la possibilità poi di un tirocinio come operatore di cantina (cellarhand), assistente di laboratorio, o svolgere entrambe le mansioni, accrescendo così, anche praticamente le precedenti conoscenze individuali. Si può partire da gennaio a marzo a seconda dell’area in cui si svolgerà lo stage, che dura generalmente tre mesi. Le Regioni interessate sono tantissime. Le iscrizioni per l’Australia sono aperte fino al 15 novembre. La vendemmia inizia a metà gennaio in alcune zone, in altre anche molto più tardi. Per partire si può utilizzare il visto vacanza lavoro.
“Si ha la possibilità di compiere un’immersione in un mondo diverso – raccontano i giovani di Confagricoltura -, che permette di confrontare i diversi metodi di vinificazione e le differenti culture. Agli studenti e a chi è già impegnato nel settore vitivinicolo, oltre che un’occasione per acquisire nuove tecniche e conoscenze di un prodotto vino, permette anche una forte immersione culturale”.
Usa – Per gli Stati Uniti l’offerta è ancora più vasta, ma bisogna aver superato i 20 anni per partecipare. I posti vacanti vanno dalle campagne di raccolta su macchinari John Deere (Washington e South Dakota) ai grandi allevamento di suini da riproduzione in Illinois, passando per la costruzione e manutenzione di campi da golf (Washington) o la possibilità d’impegnarsi nella ricerca applicata sugli alberi da frutto: gestione delle colture, calore, stress e valutazione dei portainnesti (Washington), o sul grano di qualità destinato all’industria (Oregon).
Per chi desidera un’esperienza rigorosamente biologica, c’è poi l’opportunità di un tirocinio di vita yurta (abitazione ‘sostenibile’ delle popolazioni asiatiche), che offre l’occasione di partecipare a tutte le attività agricole, mercati degli agricoltori e le attività culturali locali (Washington). In Iowa si può fare anche un’esperienza in una piccola impresa familiare ortofrutticola che prepara torte di mele e sidro, commercializzandolo nei mercati.
E anche negli Stati Uniti c’è spazio per la vendemmia: da agosto a dicembre, si può partecipare a uno stage in una delle migliori aziende vitivinicole di Washington o dell’Oregon durante il periodo della vendemmia, oppure nella valle di Willamette dell’Oregon e della valle di Yakima, Washington, dove si producono alcuni dei Pinot nero, Merlot e Riesling migliori del mondo.
Ambizioso, poi, è il programma in collaborazione con l’Us Forest Service che permette ai giovani di collaborare al censimento nazionale delle risorse forestali americane (Washington, Oregon, California), ma anche di partecipare a programmi di educazione ambientale nella catena delle Cascades del Nord (Washington), o apprendere la gestione del suolo pubblico dalle tecniche forestali dell’Usa, nella pianificazione e vendita di legname (Washington). Per i più ‘verdi’, infine, c’è un tirocinio nella città di Portland con l’organizzazione no-profit che lavora per proteggere e ripristinare una superficie di 5mila acri naturali entro i limiti urbani.
Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ma non è tutto.
Stage e Università – Negli Usa si può anche lavorare per un periodo che va da 3 a 18 mesi e unire l’esperienza ‘sul campo’ con quella nel campus, frequentando un trimestre in una Università.
Cosa pensano i giovani agricoltori – Un’esperienza all’estero, anche per chi, poi, vuole rientrare in italia è diventata quasi ‘un must’: “L’internazionalizzazione dell’agricoltura è diventata una scelta obbligata per le nostre imprese e passa anche attraverso una esperienza di stage all’estero”, assicura il presidente dei giovani di Confagricoltura, Raffaele Maria Maiorano.
Per saperne di più potete contattare i giovani di Confagricoltura alla mail: [email protected].