Istituto Italiano Design – IID, dinamica realtà di ampio respiro internazionale, si mette a disposizione del territorio offrendo gratuitamente ai propri concittadini una serie di servizi relativi alla ricerca artistico scientifica. Fin dai suoi albori IID si impegna in un metodo di ricerca e sviluppo ispirandosi al principio dell’Open Access (“Accesso Aperto”), incentivando così proprio un pieno e aperto accesso alla conoscenza ed alla cultura, favorendo una libera circolazione e un’ampia divulgazione – in formato digitale e non – di contenuti didattici, culturali e organizzativi propri dell’Istituto. L’Open Access è un movimento nato già da tempo all’interno del mondo accademico che mira a favorire la condivisione e la crescita della conoscenza scientifica attraverso il libero accesso ai risultati della ricerca, senza le restrizioni previste dalle licenze tradizionali. Questa filosofia di pensiero, che è sempre stata fatta propria da IID, consente di superare quelle barriere economiche dell’accesso a pagamento alla letteratura scientifica (Free access) e prevede la possibilità di riutilizzare, modificare e ridistribuire risultati e dati di una ricerca (Libre Access) – sempre tenendo in considerazione gli obblighi normativi italiani (Legge n. 112/2013) ed europei (Raccomandazione C(2012)4890 eng/ita).
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“Le motivazioni che ci portano ogni giorno a scegliere questa strada sono diverse” – Ing. Walter Risolo, Direttore dell’Istituto – “Personalmente trovo diversi vantaggi nella condivisione dei risultati della ricerca, io stesso ho sempre seguito questo principio mettendo a disposizione le mie opere di ingegno al pubblico gratuitamente (ad esempio inserendo una serie di equazioni e funzioni che ho ideato nella piattaforma libera di matematica online Geogebra, https://www.geogebra.org/u/walter.risolo). Dalla condivisione nasce una possibilità di interazione che porta la tua ricerca ad un livello più elevato, e potenzialmente in grado di essere diffusa e implementata a livello internazionale, potendo fruire degli odierni mezzi di comunicazione di massa disponibili grazie al Web”.
Di seguito solo alcuni dei vantaggi che IID ha individuato in questo principio:
- maggiore circolazione delle idee, quindi crescita più rapida della conoscenza;
- maggiore visibilità che si traduce potenzialmente in maggiori citazioni di autori e contributi;
- maggiore accesso ai finanziamenti destinati alla ricerca.
Palazzo Ranieri: una storia lunga cinquecento anni. In virtù di questa mission IID dispone e predispone al libero accesso, previa gratuita procedura di registrazione, la propria biblioteca interna allestita nella sua sede: Palazzo Ranieri, storico edificio di proprietà della famiglia Ranieri Bourbon di Sorbello che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, nel 1955, ha sottoposto a vincolo di tutela storico-artistica per essere un “pregevole esempio di architettura del XVII° secolo con belli esempi di sale signorili nell’interno, decorate al principio del secolo XIX°” (Gallery Fotografica). La stessa sede in Palazzo Ranieri, a seguito di una accurata valutazione da parte dell’esperta Dott.ssa Elda Migliorati – Famiglia di Antiquari dell’Eredità Migliorati, è stata ritenuta di grande interesse e viene periodicamente aperta al pubblico, che può visitarla gratuitamente su prenotazione (segue la Valutazione di interesse storico-artistico-culturale dell’esperta).
Una ricca biblioteca per la Comunità…con Vista “Giardino Pensile”. La particolare collocazione della biblioteca, sita all’interno del prestigioso palazzo storico nell’aula antistante il giardino pensile con vista su Assisi, è già di per sé dimostrazione dell’orientamento di IID volto alla conservazione dei beni culturali e alla loro pubblica fruizione. Gli scaffali contano oltre un migliaio di libri già catalogati e numerosi altri in via di catalogazione, sono tutti disponibili per la consultazione tramite una apposita postazione elettronica. “Un vero e proprio patrimonio messo a disposizione per la diffusione della Cultura, un nobile fine!” – Responsabile della Biblioteca di IID. Cultura non solo architettonica, appunto, ma cultura quale base di partenza quando si lavora a stretto contatto con gli studenti. A seguito della procedura di registrazione si può infatti accedere, sempre gratuitamente, ai vari servizi bibliotecari ed alle strutture dell’Istituto – aule studio ad apertura domotizzata, wifi, consultazione patrimonio librario ed artistico, utilizzo attrezzature multimediali ed altro – a fini di studio e ricerca. Last but not least, biblioteca e sala consultazione si affacciano su un magico giardino interno. I lettori potranno godersi un break dallo studio nella surreale atmosfera di un giardino storico pensile nel cuore del centro di Perugia che si affaccia sul panorama di Assisi. Il giardino della sede di IID, di rara bellezza, ospita un tasso ultracentenario che ha quasi la stessa età del palazzo (quattrocento anni!) ed un’anfora antica, oltre a prendere il nome dai profumati fiori che lo colorano (“L’Angolo delle Rose” – https://www.facebook.com/Langolo-delle-Rose-1709336355999489). “Abbiamo prestato volentieri il nostro prezioso giardino in più occasioni per manifestazioni pubbliche, dal festival del folklore Perugia 1410 fino a iniziative culturali varie, quali rassegne teatrali ed esibizioni corali – Teatro di Sacco e Tritonus.” – AnnaMaria Russo, Presidente IID “Devo ammettere che ogni volta suscita nelle persone un’emozione incredibile”.
Il nuovo spazio espositivo permanente: design firmato IID. Tra le novità del 2021 IID mette a disposizione del pubblico uno spazio espositivo permanente all’interno delle sue aule affrescate. Sarà possibile visitarlo dietro prenotazione, ancora rigorosamente gratuita, ed ammirare una selezione di progetti di notevole pregio realizzati nel ventennio di vita accademica – tra questi una collezione di bottiglie artigianali prodotta in tiratura limitata dalla Regione Umbria ed esposta nel Padiglione Italia di EXPO-2015 a Milano.
Dichiarazione dell’Esperto – Descrizione del Valore Storico-Artistico-Culturale di Palazzo Ranieri, sede IID
Palazzo Ranieri, sito a Perugia in Via Galeazzo Alessi n. 1/11/3ª e adibito a sede di IID, è una dimora affrescata protetta da vincolo storico‐artistico. In data 15 ottobre 1955 il MIUR ‐ Ministero dell’Istruzione Italiana, nella persona del Ministro firmatario a capo della divisione M. Iervolino, ha dichiarato il palazzo, di proprietà del Conte Ranieri Bourbon Del Monte Lodovico fu Ruggero, soggetto all’obbligo di protezione storico‐artistica di cui alla Legge n. 1089/1939 per essere un “pregevole esempio di architettura del XVII° secolo con belli esempi di sale signorili nell’interno (salone di ingresso), decorate al principio del secolo XIX°”, dichiarazione effettivamente trascritta presso l’Ufficio del Catasto in data 16/11/1955 (rif.: Vol. Ordinario 714 Cas. 8282; Particolare Vol. 2363 Art. 6926). Lo stesso giardino pensile panoramico all’interno del palazzo storico contiene antiche anfore ed un platano centenario risalente anch’esso al XVII Secolo, altresì soggetti a vincolo di interesse storico‐artistico da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. Si tratta di articoli tutti certificati e protetti come oggetti d’arte e di interesse ai fini del patrimonio e paesaggio di rilevanza culturale. Consapevole di dover effettuare ogni lavoro di manutenzione della propria sede nell’osservanza delle disposizioni della Soprintendenza ai Beni Culturali, IID ha avviato negli anni diverse pratiche, ed investimenti, con finalità di conservazione dello status del proprio giardino ed edificio storico.”
ELEMENTO N. 1 – LAMPADARI VENEZIANI. Nell’aula C8 di Palazzo Ranieri sono ubicati n. 2 lampadari veneziani in sospensione che risalgono con ogni probabilità alla seconda metà del XVIII Secolo. La coppia di importanti lampadari a sedici luci presenta prismi di cristallo sfaccettati sormontati da foglie in lamierino dorato. La struttura in lamierino dorato è tipica del periodo Liberty del Secondo Impero. Si rinvengono applicazioni in vetro di Murano a catena. L’epoca dei lampadari si evince altresì dalla mancanza di una sede per la luce elettrica all’interno dei piattini, con ogni probabilità destinati ad ospitare dei candelabri.
ELEMENTO N. 2 – BAGNO CON MOSAICO 1900. Nell’aula C2 è presente un bagno in stile liberty ristrutturato con la tecnica artistica del mosaico. I sanitari sono realizzati materiale misto acciaio mentre per il mosaico vengono utilizzate faccette in ceramica colorata. Il mosaico, di colore azzurro, ricorda quello che i maestri vetrai veneziani hanno replicato per migliaia di anni e che ancora oggi è usato per portare freschezza nei bagni, nelle docce e nelle piscine che vengono rivestite in mosaico. Il mosaico presente nell’aula C2 veste la vasca ed il muretto dei sanitari e sale, dietro alla vasca, per proteggere le pareti dagli schizzi.
ELEMENTO N. 3 – MOBILIO. All’interno dell’aula C3 si rinvengono un caminetto ed un’elegante angoliera a ribalta lastronata in noce ed intarsiata con legni pregiati. La patina originale di entrambi i mobili era probabilmente verde chiaro, ma nel tempo ha acquisito un colore più scuro. Il mobilio risale al periodo Liberty tipico del Secondo Impero, o al massimo ad un suo rifacimento. L’angoliera è dotata di cassette a coda di rondine in lastronatura grossa, a testimonianza che risale al periodo precedente alla industrializzazione avvenuta nella seconda metà dell’Ottocento, così come l’assenza di cernierine interne. Il mobile presenta una superficie intarsiata in diversi legni chiari, probabilmente in acero. Gli intarsi sono stati realizzati con la tecnica “a coppe” e rigati con la tecnica disegnata non svasata. L’intarsio è stato realizzato a filo con inserimento di inchiostro. L’angoliera presenta un inserto Luigi XVI con la calatoia e cassetti con segreti sormontata da stucchi in perfetto equilibrio con lo stile architettonico della saletta. Il caminetto presenta eleganti decori neoclassici sormontati da uno specchio incastonato in una laminiera in stucco risalente con ogni probabilità alla seconda metà del XVIII Secolo. Il cameo presente nella parte superiore del mobile è stato inserito con ogni probabilità durante il periodo successivo.
ELEMENTO N. 4 – PORTE E CAMINETTI. Nelle aule C10 e C9 sono presenti due caminetti in marmo bianco con due colonne risalenti con ogni probabilità alla fine del XVIII Secolo. Le porte, molto leggere, risalgono al Settecento. Il cornicione delle porte è in pietra, probabilmente finto marmo, ritoccate con una mano di stucco e forse coperte da uno o più strati di lacca. La scalinata che conduce dal piano nobile al piano terra ha un corrimano realizzato in pietra serena laccata.
ELEMENTO N. 5 – SCALINATA. Nelle aule C10 e C9 sono presenti due caminetti in marmo bianco con due colonne risalenti con ogni probabilità alla fine del XVIII.
Nota stampa Istituto Italiano Design.