Secondo l’indagine condotta dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale, nel 2018 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 6,5% sospinta dai turisti provenienti dai paesi europei e dal Nord America.
La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in modo meno marcato (3,8 per cento). Ne è derivato un aumento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica (0,9 per cento del PIL da 0,8 nel 2017), che prosegue una tendenza in atto dall’inizio del decennio. Il buon andamento delle entrate per viaggi internazionali del nostro paese ha determinato una crescita della quota di mercato mondiale dell’Italia.
Alla positiva dinamica delle entrate turistiche dell’Italia nel 2018 ha contribuito l’aumento della spesa dei viaggiatori provenienti dalla Germania, dalla Francia e soprattutto dal Regno Unito, paesi da cui deriva oltre un terzo delle entrate, oltre che dagli Stati Uniti, il maggior importatore di servizi turistici dall’Italia esterno all’Unione Europea. Si sono invece contratte le entrate riconducibili ai viaggiatori asiatici, la cui quota sulle entrate dell’Italia rimane ancora piuttosto limitata. È cresciuta la spesa dei viaggiatori in Italia per motivi personali, in particolare per vacanze, e, in misura minore, quella per viaggi d’affari. La crescita delle entrate è stata guidata dalle vacanze balneari mentre la spesa per vacanze culturali o in città d’arte, la tipologia più diffusa tra gli stranieri in Italia, è aumentata in modo marginale.