Sono 3,4 milioni i cittadini austriaci in viaggio durante l’estate in Italia che potrebbero essere costretti a ritardare la partenza per le decisioni del proprio Governo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Bankitalia sul terzo trimestre 2019 in riferimento al ritardo nell’apertura dei confini con l’Italia da parte dell’Austria che invece elimina i controlli alle frontiere con la Germania, il Liechtenstein, la Svizzera, la Slovacchia, la Slovenia, la Repubblica ceca e l’Ungheria.
La spesa dei turisti austriaci durante l’estate in Italia è stata – sottolinea la Coldiretti – pari ad oltre 900 milioni di euro. Si tratta – continua la Coldiretti – di una decisione preoccupante per l’Italia in quanto si tratta di un Paese confinante ma anche per l’influenza che potrebbe avere sulle decisioni di altri Paesi.
I dati. In questo contesto – precisa la Coldiretti – è importante l’atteggiamento non discriminatorio della Germania che con quasi 7 milioni di viaggiatori nel trimestre estivo ed una spesa di 3,4 miliardi rappresenta la comunità di turisti stranieri più numerosa nel Belpaese. I tedeschi rappresentano peraltro – sottolinea la Coldiretti – il 35% degli ospiti stranieri degli agriturismi italiani secondo l’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour.
La decisione del governo. Per ora, l’Austria non riaprirà il confine con l’Italia. Il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg ha dichiarato: “Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell’emergenza Coronavirus”. I dati “non lo consentono invece con l’Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile”, aggiunge in una conferenza stampa. “Non è una decisione contro l’Italia. Vediamo che la situazione in Italia è molto migliorata e che alcune regioni, come l’Alto Adige, hanno buoni dati Covid” prosegue il ministro. Vienna valuterà perciò seriamente la proposta di Bolzano di consentire viaggi in alcune Regioni italiane. “L’obiettivo – aggiunge – resta l’apertura verso l’Italia, appena i dati lo consentiranno.”