L’ Iva agevolata al 10% per il cibo da asporto, il cosiddetto take away, consegnato a domicilio interessa quasi quattro italiani su dieci (37%) che ordinano personalmente, dal telefono o dal proprio personal computer pizza, piatti etnici o veri e propri cibi gourmet da consumare a casa.
Il commento. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’ipotesi di riduzione dell’Iva per i piatti pronti e pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto prevista da un emendamento alla manovra sotto la spinta dell’emergenza Covid.
L’impossibilità di servizio ai tavolo nei locali della ristorazione per combattere la pandemia – sottolinea la Coldiretti – ha fatto esplodere la diffusione di questa modalità di vendita tra gli operatori per evitare la chiusura totale. Una esperienza che si è diffusa anche in nuove realtà come gli agriturismi di Terranostra è che – precisa la Coldiretti – è stata colta da molti cittadini sia per il consumo quotidiano che per le occasioni speciali come le festività. Insieme alla crescita del fenomeno si è infatti registrata – conclude la Coldiretti – una qualificazione dell’offerta con la possibilità di acquistare anche piatti tipici di qualità, della tradizione locale e a chilometri zero.