Archiviate le vacanze, al rientro, bruttissime sorprese aspettano le famiglie: come ogni anno, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha calcolato l’importo della stangata autunnale, con risultati a dir poco allarmanti. Si prospetta un autunno nero per le famiglie, che dovranno far fronte a una stangata di 2.924,70 euro, ben 252,92 euro in più rispetto all’autunno 2022 (in cui già era iniziata l’ondata di rincari). A comunicarlo in una nota è la stessa Federconsumatori.
Si tratta di cifre estremamente onerose, ma il triste calcolo non si ferma qui: non possiamo non calcolare, soprattutto quest’anno, visti i forti incrementi, le spese per due settori fondamentali quali alimentazione e carburanti. Se all’importo della stangata sommiamo queste voci di spesa il totale ammonta a 5.104,90 euro da settembre a novembre, 480,12 euro in più rispetto al 2022.
Le voci di spesa con cui le famiglie dovranno fare i conti non riguardano solo il materiale scolastico, ma anche le bollette (su cui pesa fortemente il rialzo di luce e gas previsto per il IV trimestre dell’anno), la TARI, le spese per il riscaldamento. Per non parlare della spesa per alimentari e benzina, i cui costi sono schizzati alle stelle, non sempre in maniera giustificata, come più volte abbiamo rilevato.
Nella situazione di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie, – spiega Federconsumatori – per molti, questi costi saranno insostenibili. Specialmente per chi deve fare i conti anche con il rialzo delle rate sei mutui. Questa stangata, inoltre, rischia di dare un duro colpo al nostro sistema economico, abbattendosi sui consumi e sull’intero sistema produttivo. Per questo è urgente che il Governo corra ai ripari, adottando misure in grado di sostenere le famiglie e contener ei rincari, attraverso:
- la costituzione di Comitati di sorveglianza sui prezzi costituiti territorialmente con la partecipazione delle Associazioni dei consumatori;
- l’aumento dei poteri di indagine e di sanzione di Mr. Prezzi;
- la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo e la riforma delle accise e degli oneri di sistema sui beni energetici e carburanti;
- l’alleggerimento strutturale del peso del fisco e del cuneo fiscale sui redditi fissi, con la detassazione di stipendi e pensioni, il sostegno ai rinnovi contrattuali e la giusta perequazione delle pensioni al costo della vita.
Le risorse per tali misure – prosegue Federconsumatori nella nota – sono da ricercare attraverso una seria azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, nell’introduzione di una tassazione strutturale progressiva sugli extraprofitti delle imprese operanti in diversi settori (energetico e farmaceutico, per citarne alcuni), nonché nell’applicazione di una forma di imposta di bollo aggiuntiva che colpisca le transazioni finanziarie e quelle commerciali BtoB quando i valori transati subiscano un aumento superiore a una certa soglia percentuale rispetto al periodo di riferimento precedente.