Bruxelles – Eurofer, l’associazione europea dei produttore siderurgici, chiede un’azione urgente da parte dei responsabili politici Ue per aiutare il settore mentre affronta un forte flusso di esportazioni di acciaio ‘deviate’ verso l’Unione a causa dell’imposizione di dazi americani all’importazione di acciaio nel 2018.
“Negli ultimi mesi c’è’ stata una svolta improvvisa molto negativa nelle prospettive dell’industria siderurgica europea: abbiamo visto annunci di chiusure di impianti effettive o potenziali in diversi stati membri nelle ultime settimane. I posti immediatamente a rischio superano i diecimila, dato l’effetto moltiplicatore dell’industria siderurgica, la perdita di occupazione indiretta nella catena di approvvigionamento potrebbe superare le centomila unita”, ha affermato Axel Eggert, direttore Eurofer.
La , ma la causa diretta è il vasto flusso di esportazioni che ha come obiettivo il mercato europeo. Le importazioni sono aumentate del 12% a quasi 30 milioni di tonnellate nel 2018 a seguito dell’imposizione delle tariffe in acciaio della ‘sezione 232’ da parte degli Stati Uniti. Le importazioni sono più che raddoppiate dal 2013 e, indica Eggert, la domanda di acciaio Ue è aumentata solo marginalmente nello stesso periodo. Eurofer prevede un calo della domanda dello 0,4% quest’anno
Misure di salvaguardia UE.Secondo il settore, la misura di salvaguardia Ue per prevenire le impennate delle importazioni ‘non ha funzionato come previsto e deve essere rivista in modo che il mercato non venga ulteriormente distorto’. Di qui la richiesta di un incontro ‘di emergenza’ con i responsabili Ue ‘per trovare soluzioni rapide per porre fine a questa crisi prima che le cose peggiorino di quanto non siano già'” Secondo un recente rapporto della Commissione europea negli ultimi quattro anni la Ue ha varato 95 misure di difesa commerciale. Alla fine del 2018 nella Ue erano in vigore 93 misure antidumping definitive e 12 misure antisovvenzioni, delle quali quasi il 44% riguardanti prodotti di acciaio importati. Di tutte le misure in vigore, più di due terzi (68%) si applicano a prodotti importati dalla Cina. Secondo Bruxelles con gli strumenti di difesa commerciale europei da fine 2014 sono stati preservati 124 mila posti di lavoro e il ‘settore siderurgico ha beneficiato di piu’, con oltre 86 milaposti di lavoro protetti’. Nel complesso, sempre secondo i calcoli comunitari, le misure in vigore alla fine del 2018 ‘hanno protetto efficacemente 320 milaposti di lavoro industriali diretti dalla concorrenza sleale’. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)