Nel secondo trimestre del 2019 l’indice del fatturato (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) delle imprese che erogano servizi di ristorazione (bar, ristoranti, mense) è stato pari a 113,1 segnando una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +1,2%. Lo rileva la Fipe in una nota.
Il fatturato. Nel complesso del turismo (alloggio e ristorazione) l’indice del fatturato ha segnato un incremento del +0,4% per effetto della modesta performance dei servizi di alloggio (+0,1%). Il fatturato dei servizi complessivamente registra un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. – spiega la Fipe – L’analisi per attività economica mostra una diminuzione tendenziale delle attività professionali scientifiche e tecniche (-0,1%) e incrementi tendenziale per tutti gli altri settori dei servizi.
Il confronto. In decelerazione i prezzi dei beni e dei servizi turistici la cui variazione tendenziale passa da +1,2% di giugno a +0,9% di luglio. – precisa la Fipe – L’aumento dei prezzi nei servizi di ristorazione si attesta ancora ad 1,4% mentre i servizi di alloggio registrano una variazione dello +0,3%. I beni turistici registrano una contrazione dello 0,2%. I trasporti – si legge nella nota – registrano una accelerazione segnando a luglio un +4,3% per effetto dell’incremento del trasporto ferroviario (+7,4%) e aereo (+6,9%).
I prezzi. Nei servizi più importanti del paniere di spesa del turista si registra un incremento dell’1,4% per la ristorazione, sugli stessi livelli del tendenziale del mese precedente, e dello 0,3% per l’alloggio, soprattutto per effetto della variazione negativa relativa alle seconde case di proprietà (-0,6%). I prezzi dei beni turistici specifici e non specifici – conclude la Fipe – registrano una variazione negativa dello 0,2% per effetto soprattutto della contrazione nell’andamento del prezzo dei carburanti (-1,8%).