Far rivivere le attività commerciali di quartiere, rispondendo anche a un’attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale: una tematica sempre più vitale, che deve concretizzarsi attraverso delle azioni precise. E in questo contesto diventa protagonista l’app Xtribe, impresa nata nel 2012 (con uffici a Pesaro, Londra e New York) che cerca di perseguire un obiettivo chiaro, quello di accompagnare gli utenti dall’online all’offline, aiutandoli a riscoprire i piccoli negozi del proprio quartiere.
Xtribe, infatti, consente alle persone di vedere i prodotti e servizi disponibili (per la vendita, lo scambio o il noleggio a seconda dell’opzione scelta dal venditore) nelle immediate vicinanze. Grazie a un sistema di geolocalizzazione, l’app indica chi e cosa sta vendendo, barattando o noleggiando e per mezzo di una chat interna è possibile entrare direttamente in contatto con il venditore e organizzarsi per un incontro, oppure recarsi direttamente nel punto vendita. In questo modo la persona uscirà e si recherà nel negozio selezionato, sapendo che il prodotto che cerca è realmente disponibile.
“Fare impresa significa costruire qualcosa che sia in grado di avere un impatto reale e quello che stiamo cercando di fare non è solo aiutare le piccole attività di vicinato a fiorire e a crescere, ma fare in modo che questo avvenga abbracciando le logiche della sostenibilità ambientale – spiega Mattia Sistigu, imprenditore e co-fondatore di Xtribe – Se attraverso un’app una persona ha la possibilità di trovare un prodotto a poche decine o centinaia di metri di distanza, potrà uscire di casa, fare una passeggiata, raggiungere il punto vendita e acquistare esattamente ciò che vuole, essendo sicura di trovare al 100% quello che voleva. E tutto questo significa ‘portare’ una persona in un piccolo punto vendita ed evitare che si affidi a una spedizione o che debba fare diversi chilometri per raggiungere un grande centro commerciale. Si tratta di una dinamica che, moltiplicata per migliaia di persone, ha un impatto tangibile sia sul commercio locale che sull’ambiente.”
Non solo la vendita, ma anche il baratto e il noleggio, tre differenti modalità con un solo denominatore comune: abbattere ogni tipologia di spreco. Xtribe, oltre a “riportare” le persone offline, le aiuta a scoprire alcune modalità “green”, solitamente meno utilizzate. Il 25% delle operazioni all’interno dell’app, infatti, viene conclusa attraverso l’attività del baratto. Percentuale destinata a crescere, considerata l’attenzione sempre maggiore verso le tematiche ambientali.
Da non sottovalutare anche l’importanza crescente del noleggio che consente di servirsi di un bene per soddisfare un’esigenza circoscritta nel tempo, con il vantaggio di non acquistare ciò che non è strettamente necessario e che non verrà utilizzato più volte. Questa modalità, attualmente scelta da un numero sempre maggiore di utenti dell’app Xtribe, evita sprechi di risorse materiali, soprattutto quando si tratta di beni con un elevato valore economico, e permette di dare nuova vita a oggetti che, una volta comprati per soddisfare una determinata esigenza, altrimenti resterebbero inutilizzati in un cassetto.
Una causa, quella della sostenibilità, portata avanti a 360° dall’azienda nata a Pesaro. “Ogni linea, ogni azione della nostra impresa cerca di avere un impatto costruttivo e cerchiamo di dimostrarlo attraverso tutto ciò che implementiamo e sviluppiamo per i nostri utenti.” conclude Mattia Sistigu.