Rispetto al corrispondente mese del 2020, che era stato fortemente condizionato dal lockdown totale, nel mese di aprile si registra un notevole incremento delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane, rafforzando l’andamento positivo di marzo dopo che i primi due mesi del 2021 erano partiti con il freno a mano tirato.
È quanto emerge dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che segnala una crescita complessiva del +207,4% delle richieste di prestiti, nell’aggregato di personali e finalizzati. A spingere questo deciso rimbalzo sono stati i sicuramente i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, che nell’ultimo mese di osservazione hanno fatto segnare un +329,7% confermando la crescente propensione delle famiglie italiane a far fronte a nuove spese con il sostegno di un finanziamento. Un forte aumento viene registrato anche dalle richieste di prestiti personali, sia rispetto a marzo che rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (+116,3%).
“Con il miglioramento del clima di fiducia e i progressi della campagna vaccinale ci aspettavamo una forte crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie italiane, con volumi che sono tornati prossimi a quelli del 2019. La dinamica risulta più vivace per i prestiti finalizzati, maggiormente collegati all’andamento dei consumi, ma è molto incoraggiante anche il recupero mostrato dai prestiti personali” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – In questa fase cruciale l’impatto della pandemia sulla capacità delle famiglie di sostenere l’onere del debito trarrà ancora giovamento dalle misure varate dal Governo a sostegno dei redditi e dai meccanismi di moratoria oltre che dal mantenimento dei tassi d’interesse sui livelli attuali, ma per tutto il 2021 la rischiosità del comparto indubbiamente rappresenterà un fattore di attenzione per gli istituti di credito”.
Cresce l’importo medio richiesto ma si allungano i piani di rimborso. Un ulteriore segnale incoraggiante che emerge dallo studio di CRIF riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti, che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati di aprile si è attestato a 9.474 euro, in lievissimo ribasso rispetto al mese di marzo, ma che vede una rilevante crescita (+16,5%) rispetto al valore dello stesso mese del 2020. Nel complesso il 46,5% delle richieste presenta un importo inferiore ai 5.000 euro.
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 7.017 euro contro i 13.113 euro dei prestiti personali. Al contempo si registra una polarizzazione delle richieste verso i due estremi, con il 16,4% del totale che prevede un piano di rimborso inferiore ai 12 mesi contro un 24,9% che va oltre i 5 anni, privilegiando soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito familiare. Infine, se la fascia di età maggiormente rappresentata resta quella compresa tra 45 e 54 anni, con il 25,2% delle richieste, gli under 35 arrivano a spiegare il 23,3% del totale.
Nota stampa Crif.