Per l’Italia, già assillata dal deficit strutturale e da un’assenza di crescita ormai da vari anni, in un contesto già piuttosto difficile a livello internazionale, sono previste prospettive pessimistiche. Nello specifico, il fisco penalizza i camion più puliti: un Tir Euro6 versa il triplo di ciò che dovrebbe sull’inquinamento prodotto, circa 7000 euro in più all’anno. E’ questo il bilancio negativo che emerge dal rapporto dell’Ufficio Studi Confcommercio sui trasporti e la sostenibilità.
Una fiscalità più ragionevole incrementerebbe l’acquisto di mezzi più green. – spiega Confcommercio – E comunque, l’Italia dei trasporti fa meglio della media europea per la riduzione degli inquinanti. Nel settore trasporti i veicoli pesanti riducono le emissioni dal 1990 al 2017 del 30%.
La quota sul totale è 4,6%, sotto la media eurozona. “Per una buona tassazione ambientale bisogna abbandonare la mitologia”. Al crescere dell’1% del PIL le emissioni crescono solo dello 0,3%. Al crescere della terziarizzazione le emissioni si riducono. A parità di altre condizioni, la legislazione ambientale riduce le emissioni in modo significativo.
Il Pil. Il rapporto dell’Ufficio Studi ha analizzato il quadro macroeconomico rivedendo al ribasso le stime del Pil: nel 2019 la crescita sarà limitata a +0,1% contro il rialzo dello 0,3% previsto lo scorso marzo. L’economia italiana sarà rallentata anche nel 2020, con una crescita prevista dello 0,3%, a fronte del dato più ottimistico diffuso a marzo (+0,5%). In controtendenza – conclude Confcommercio – l’andamento dei consumi, previsti in rialzo dell0 0,4%, contro il +0,3% annunciato in marzo e gli investimenti. Questi ultimi saliranno a fine anno del 2,3%, ossia il 2% in più delle stime diffuse nel primo trimestre dell’anno.