Mercato europeo dell’auto subisce una nuova battuta d’arresto. Nell’Europa dei 28 più Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono state immatricolate in tutto 1.491.289 vetture, il 7,9% in meno dello stesso mese del 2018. A rivelare questo dato sono i dati Acea, l’associazione dei costruttori auto europei.
Più nello specifico, nel primo semestre sono state vendute 8.426.194 auto, con un calo del 3,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Il gruppo Fca ha immatricolato a giugno 90.249 auto nell’Europa dei 28 più Paesi Efta, il 13,55% in meno dello stesso mese dell’anno scorso. La quota di mercato è in calo dal 6,4 al 6,1%. Nel primo semestre 2019 le vetture vendute da Fca sono 540.540, con una flessione del 9,5% rispetto all’analogo periodo del 2018. La quota di mercato è pari al 6,4% (era 6,9%).
Fca registra crescita delle vendite in Europa di Jeep e Lancia. Sono in crescita le vendite di Jeep e Lancia in Europa a giugno. Lo sottolinea Fca in una nota. In aumento le immatricolazioni del gruppo in Germania e in Polonia. Jeep aumenta le vendite dell’1,5% a giugno e del 2% nei sei mesi. Bene anche per Lancia che con 4.350 consegne registra un incremento del 7,6% a giugno. Ottimi risultati – sottolinea Fca – per Fiat 500 e Panda che insieme detengono nel semestre una quota del 30,5%. Al di fuori dell’Italia Fiat 500 registra il miglior semestre di sempre, con una quota di mercato del 16,5%.
Per il Centro Studi Promotor, nel mercato auto è crisi del diesel. “Drastico peggioramento in giugno per le vendite di auto in Europa”. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. A rendere più preoccupante la situazione – spiega – è il fatto che soltanto 5 mercati sono in crescita (Lituania, Romania, Irlanda, Grecia e Cipro). Pesano “la debolezza del quadro congiunturale e, soprattutto, la crisi del diesel che determina forte indecisione con rinvio nella sostituzione di vetture già mature per la rottamazione o per il mercato dell’usato. Il calo del diesel è compensato soltanto in parte dall’acquisto di auto a benzina o ad alimentazione alternativa. Queste ultime sono in crescita, ma non tanto quanto sarebbe auspicabile dati i grandi investimenti che richiedono”. I 5 maggiori mercati che valgono il 72% delle immatricolazioni accusano un calo del 5,6% in giugno e del 2,2% nel semestre.
Per Anfia, nuova frenata del mercato auto in Europa a giugno. “Dopo un maggio stabile, a giugno il mercato auto europeo frena nuovamente (-7,9%). In larga misura questo calo può essere attribuito al calendario: in media giugno 2019 ha contato 19 giorni lavorativi in tutta l’Ue contro i 21 di giugno 2018”. A dirlo è il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri. “Tutti i cinque major markets – spiega Scudieri – registrano flessioni: -8,4% la Francia, -8,3% la Spagna, -4,9% il Regno Unito, -4,7% la Germania e -2,1% l’Italia. Scudieri ricorda anche che “a fine giugno, Acea ha rivisto al ribasso le previsioni di chiusura d’anno in Ue: -1%. Le previsioni a inizio 2019 stimavano una crescita fino all’1% rispetto al 2018. Il risultato leggermente negativo fa riferimento a un volume di poco superiore a 15 milioni”.
Unrae, riviste al ribasso stime Acea 2019. “L’Acea ha recentemente rivisto le previsioni dell’anno 2019 sul totale Ue al ribasso dell’1%, con un volume di poco superiore a 15.000.000 di unità. Si tratta di un calo dovuto al rallentamento economico e all’incertezza legata alla Brexit, il quale fa seguito alla stagnazione registrata nel 2018, quando le immatricolazioni totali hanno perso oltre 22.000 unità”. Lo afferma Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. “L’outlook per il 2020 è invece pesantemente gravato – conclude Cardinali – dalle preoccupazioni per i restrittivi target sulle emissioni di CO2, che entreranno in vigore l’anno prossimo, e per le gravose sanzioni comminate per il loro superamento”.