La Commissione Ue ha accolto le indicazioni degli sherpa e ha deciso di non raccomandare l’apertura della procedura contro l’Italia. “Avevamo posto tre condizioni – ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici -:dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni” e quindi “la procedura per debito non è più giustificata”.
“E’ un giorno importante per l’Italia – ha scritto in un post su Facebook il premier Giuseppe Conte –, che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l’Europa ci riconosce serietà e responsabilità. Non era facile e in molti erano pronti a scommettere contro di noi. Noi invece abbiamo sempre creduto nel nostro Paese, sulla solidità dei nostri conti pubblici e sulla bontà e sull’efficacia delle politiche adottate dal mio Governo. L’Italia è un grande Paese, credibile e ne abbiamo avuto ulteriore conferma”.
Il “no” alla procedura d’infrazione da parte dell’Ue? “Ne ero certo, bene. Proporrò al governo accelerare sulla manovra per l’anno prossimo”, ha commenatato il vicepremier Matteo Salvini che sull’inserimento della Flat tax nella manovra ha replicato: “senza dubbio.”