Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, in audizione dinanzi alla Commissione Attività produttive della Camera, ha presentato le linee programmatiche del suo dicastero da portare a compimento nei prossimi sei-otto mesi. La ripresa dell’economia – spiega il MiSE in una nota – dipende da alcune grandi sfide che bisogna affrontare con decisione, seguendo poche e chiare priorità, così da evitare la dispersione di ogni genere di risorse.
Strategia per l’innovazione. Per il rafforzamento delle competenze nelle imprese, soprattutto Pmi, nel campo dell’economia digitale e della trasformazione tecnologica dei processi aziendali, è indispensabile anche continuare a supportare con un contributo a fondo perduto l’inserimento in azienda, anche a tempo determinato, di figure manageriali altamente qualificate e specializzate sui temi dell’innovazione. Per questa misura vi annuncio che il 7 novembre prossimo sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per i contributi dedicati al digital innovation manager.
Start up e Pmi innovative. Altre politiche da potenziare – precisa il MiSE – riguardano le start up e le PMI innovative, rafforzando la dimensione dei finanziamenti alternativi (ad esempio, crowdfunding) e dei finanziamenti seed, così come lo sviluppo ed il rafforzamento di nuovi modelli di business e di gestione di impresa trasparente, responsabile e sostenibile in linea con le nuove opportunità e gli orientamenti europei e internazionali.
Misure di sistema per l’innovazione di frontiera. Ritengo essenziale – afferma Patuanelli – completare il processo di redazione delle Strategie Nazionali e per questo, insieme alla Ministra Pisano, provvederò nelle prossime settimane a coinvolgere i dicasteri interessati con l’intento di finalizzare le Strategie e presentarle poi anche a livello comunitario.
Progetti europei. A sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione – puntualizza il MiSE – cercheremo di intercettare i settori maggiormente interessati dalle dinamiche innovative mettendo a disposizione risorse tramite il Fondo per la crescita sostenibile che opera sia attraverso procedure a sportello indirizzate a progetti di medie dimensioni, sia mediante procedure negoziali a sostegno dei grandi progetti.
Misure settoriali di cui automotive. Oltre a sostenere iniziative di frontiere, forte è l’attenzione anche ad alcuni settori della nostra manifattura più tradizionale che oggi per numerosi motivi sono in difficoltà. – dice Patuanelli – Penso all’automotive dove numerose sfide si intrecciano a vari livelli: target di riduzione delle emissioni; transizione industriale che deve tenere conto della trasformazione della domanda di mobilità, sempre più orientata verso modelli as a service (MaaS); fenomeni trasversali e pervasivi quali la digitalizzazione e l’ICT che portano a un modello di mobilità sostenibile, sicura e connessa.
Incentivi alle imprese. Con il recente DM 30 agosto 2019, pubblicato in gazzetta lo scorso 17 ottobre, è stata attuata la riforma della legge per le aree di crisi industriale, che semplifica le procedure con le quali le imprese potranno richiedere e ottenere le agevolazioni previste per gli interventi di riconversione e riqualificazione. Con questo provvedimento, che dà attuazione a quanto previsto nel Decreto Crescita, – spiega il MiSE – si rende lo strumento più agevole e accessibile alle PMI e alle reti d’imprese, nonché più funzionale a investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale nei territori interessati.
Altre tematiche affrontate. Tutela della proprietà intellettuale, energia, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, ecobonus, piano di Azione Preventiva e del Piano di Emergenza nazionali nel settore del gas naturale, mobilità eco-sostenibile, phase out dell’estrazione degli idrocarburi e Politiche per il Mercato e il consumatore sono soltanto alcune delle tematiche sulle quali il ministro Patuanelli ha illustrato i prossimi obiettivi da raggiungere.