Ad aprile, per effetto soprattutto del rallentamento dell’inflazione dovuto ad una frenata dell’economia, si riduce il disagio sociale che si attesta su un valore stimato di 17,0 in diminuzione di tre decimi di punto rispetto a marzo. Non c’è alcun miglioramento, invece, sul fronte del mercato del lavoro dove la disoccupazione estesa si conferma al 12,8%. I prezzi di beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto aumentano dell’1,1%. A rivelarlo è il Misery Index Confcommercio che ha tracciato una valutazione macroeconomica del disagio sociale.
Dalla fine del 2018 l’indicatore, dopo alcuni mesi di ridimensionamento legati ad una evoluzione più contenuta dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, sembra essersi sostanzialmente stabilizzato. Questa situazione riflette la debolezza del quadro congiunturale che non riesce a produrre effettivi miglioramenti nel mercato del lavoro. Ad aprile il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 10,2%, invariato rispetto al mese precedente e in diminuzione di sette decimi nel confronto con lo stesso mese del 2018. Il dato è sintesi di una stabilità del numero di occupati (-2mila) e delle persone in cerca d’occupazione (+5mila). Nel confronto con aprile 2018 si conferma la moderata tendenza positiva, con una variazione di 56mila unità nel numero di persone occupate ed un calo di 200mila disoccupati. A completare il quadro si evidenzia come ad aprile 2019 le ore autorizzate di CIG siano aumentate del 30,5% nel confronto annuo. Nel primo quadrimestre dell’anno si conferma un andamento meno favorevole rispetto ai periodi precedenti, con un incremento dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2018. In termini di ore di CIG effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a ULA si rileva, ad aprile, una situazione di stabilità in termini congiunturali ed una lieve diminuzione su base annua. Dal lato degli scoraggiati a fronte di una sostanziale invarianza in termini congiunturali, su base annua si conferma la tendenza all’aumento. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato ad una stabilizzazione, su base mensile, del tasso di disoccupazione esteso e a una diminuzione di sei decimi su base tendenziale. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dell’1,1% su base annua, in rallentamento rispetto all’1,5% di marzo.
“Questa situazione – secondo Confcommercio – riflette la debolezza del quadro congiunturale che non riesce a produrre effettivi miglioramenti nel mercato del lavoro”.