Via libera unanime al documento programmatico di bilancio, che contiene le linee guida e gli stanziamenti della manovra. Su richiesta della Lega, il capitolo pensioni resta in attesa di approfondimento. Il governo con il ministro Daniele Franco ha presentato una proposta che prevede la riforma di quota 100 con quota 102 dal 2002 e quota 104 dal 2023. La Lega ha espresso dissenso. La misura sarà sottoposta a verifica quando si stenderà la manovra, prevista per la prossima settimana.
Sette miliardi andranno alla riduzione delle tasse, anche se Italia Viva e Forza Italia hanno chiesto di aumentare il relativo stanziamento. Richiesta accolta dal governo ma non dagli altri partiti di maggioranza, favorevoli a tenere le poste di bilancio su settori diversi. Due miliardi saranno destinati alla sanità. Un miliardo alla riduzione del caro bollette. Un miliardo in più al reddito di cittadinanza, che passa da 7.5 mld a 8.8. Lo strumento sarà destinato a una platea più ampia, ma sarà anche regolamentato in maniera diversa. Scatta il cosiddetto decalage, cioè la riduzione dell’assegno in caso di rifiuto per due volte di un lavoro.
In totale la legge di bilancio avrà un valore di 23 miliardi. “Quando ricapiterà di avere 23 mld da spendere? Dovevamo essere più coraggiosi nel taglio delle tasse”, dice una fonte di maggioranza.
M5S: “RIDUZIONE TAMPON TAX NOSTRA VITTORIA“
Nella Manovra prevista anche la tanto attesa riduzione dell’iva sugli assorbenti, e il M5s festeggia. “L’annunciata riduzione dell’aliquota Iva sui prodotti igienici femminili in legge di Bilancio è una notizia estremamente positiva. Si tratta di un ulteriore, importante passaggio che ci auguriamo possa condurre quanto prima all’abolizione della Tampon tax, odiosa tassa che grava sulle donne”. Così in una nota le parlamentari e i parlamentari del gruppo Pari opportunità del MoVimento 5 stelle.
“Le donne aspettano questa misura da anni – continuano i parlamentari pentastellati- ma tutte le forze politiche che si sono alternate al governo negli ultimi decenni hanno clamorosamente fallito su questo fronte. Solo con il MoVimento 5 stelle al governo, la riduzione dell’Iva sugli assorbenti sta diventando realtà. Il nostro impegno sul tema si è concretizzato prima con un disegno di legge presentato al Senato per introdurre l’aliquota Iva agevolata al 5 per cento. Poi con l’introduzione dell’Iva dal 22 al 5 per cento per gli assorbenti compostabili, biodegradabili e lavabili. E ora con questa nuova misura. La strada verso la parità di genere è lunga e passa anche per misure concrete come una tassazione equa: gli assorbenti non sono un accessorio ma una necessità”, concludono.
Fonte: Agenzia Dire