L’ultima perturbazione fa salire ad oltre mille il conto degli eventi estremi che con nubifragi, tornado, bombe d’acqua, grandinate e vento forte hanno colpito fino ad ora nel 2020 la Penisola per effetto dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’ultima ondata di maltempo che da nord a sud ha devastato agrumi, ulivi, vigne, ortaggi e stalle. Dal Piemonte alla Puglia, dal Lazio fino alla Sicilia il maltempo ha colpito a macchia di leopardo con manifestazioni violente che – sottolinea la Coldiretti – hanno provocato milioni di euro di danni nelle città e nelle campagne.
L’evento più distruttivo è la grandine in grado di azzerare in una manciata di minuti il lavoro di un intero anno – spiega la Coldiretti – con chicchi diventati sempre più grandi. Gli oltre mille eventi estremi che si sono verificati in questo 2020 – evidenzia la Coldiretti – sono il risultato dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno che è stato fino adesso di oltre un grado (+1,05 gradi) superiore alla media storica classificandosi in Italia al secondo posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi dai quali si evidenzia anche la caduta di circa il 25% di pioggia in meno nonostante il moltiplicarsi di nubifragi e grandinate.
I rischi. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.