La transizione ecologica in Italia parte dal Sud e precisamente da un piccolo paese in provincia di Isernia: Pozzilli. Unilever e Seri Plast (controllata della Seri Industrial S.p.A., azienda quotata sul listino MTA di Milano) hanno infatti annunciato oggi la costituzione di una partnership per riconvertire in chiave green lo stabilimento della località molisana attraverso una joint venture paritetica.
Realizzato insieme al Governo, alla Regione Molise e di concerto con i sindacati confederali e con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico, il progetto ha l’obiettivo di creare uno stabile e solido futuro per l’intera regione, convertendo il sito esistente e salvaguardando l’occupazione e l’indotto.
Lo stabilimento, nato negli anni ’80 e in cui attualmente vengono prodotti detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti, diverrà uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata e l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici. Grazie al suo carattere innovativo, il progetto si candida a ricevere finanziamenti nazionali a supporto di un investimento complessivo stimato di 75 milioni di euro.
Il progetto prevede una prima fase di consultazione sindacale volta a discutere i dettagli del piano di riconversione, e una successiva fase di transizione, in cui si provvederà ad una graduale riconversione del sito. La joint venture proporrà la sottoscrizione di un accordo di sviluppo al fine di richiedere finanziamenti nazionali a parziale copertura delle spese relative a tecnologia e impianti necessari a produrre materiali termoplastici di altissima qualità destinati ad utilizzi anche nel settore alimentare. I lavoratori dello stabilimento saranno tutti occupati nel nuovo sito, in base alle condizioni stabilite dall’accordo sindacale.
La riconversione si svolgerà in un periodo compreso tra i 18 e i 24 mesi. In linea con l’impegno globale di Unilever “Future of work” che supporta i collaboratori nell’aggiornamento e sviluppo di nuove competenze, durante il periodo di transizione, Unilever accompagnerà i lavoratori di Pozzilli con un programma di supporto integrato comprendente diversi aspetti, tra cui la formazione tecnica, la gestione del cambiamento e ogni altro aspetto utile a mettere tutti nelle condizioni di operare al meglio nella nuova realtà produttiva.
Il futuro stabilimento ha il potenziale per rendere Pozzilli e la Regione Molise leader nel settore dell’economia circolare in Italia.
“In questi mesi abbiamo lavorato con Unilever e le istituzioni locali non solo per evitare la chiusura dello stabilimento di Pozzilli ma per individuare la migliore soluzione capace di garantire al sito produttivo e al territorio un solido futuro dal punto di vista economico, occupazionale, sociale e ambientale. Il progetto ha tutte le prerogative per accedere al finanziamento nazionale, attraverso l’approvazione di una proposta di contratto di sviluppo, per un investimento complessivo stimato di 75 milioni di euro. Con questo progetto vogliamo portare anche a livello europeo un primo caso virtuoso di adesione al Green New Deal. Per questo abbiamo lavorato in modo che venisse supportato con tutti gli strumenti possibili questo progetto industriale”, ha commentato il Viceministro dello Sviluppo Economico Alessandra Todde a margine dell’annuncio.
“Il progetto presentato oggi è il risultato di un nuovo modello di co-creazione multi-stakeholder in cui Unilever ha fortemente creduto sin dall’inizio. Abbiamo lavorato insieme a Governo, Regione e parti sociali seguendo due principi guida: strategicità di lungo periodo e salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti e dell’indotto; garanzia di sostentamento nella catena del valore dell’area industriale e della comunità locale – ha spiegato Gianfranco Chimirri, HR Director Unilever e responsabile del progetto – Il progetto è inoltre innovativo perché è il primo esempio per Unilever a livello globale di piano “Future of Work” messo in atto tramite riconversione industriale. Nella fase di transizione, infatti, Unilever accompagnerà i lavoratori in un percorso di riqualificazione e sviluppo di nuove competenze utile al reimpiego nello stabilimento a nuova vocazione industriale”.
Seri Plast, azienda attiva nella produzione di compound termoplastici e polimeri riciclati di altissima qualità, apporterà al progetto un know-how tecnologico – maturato in 20 anni di attività nel settore – nel recupero di materiali plastici post consumo e nel posizionamento lungo l’intera filiera produttiva.
Vittorio e Andrea Civitillo, rispettivamente Presidente/CEO e CEO di Seri Plast hanno commentato: “Lo stabilimento, una volta riconvertito, sarà l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare la frazione mista degli imballaggi da post-consumo, che attualmente viene inviato a discarica, a impianti di termovalorizzazione e cementifici. L’impianto di Pozzilli sarà realizzato con l’applicazione dei migliori standard tecnologici e permetterà al sistema Paese di ridurre la produzione e l’utilizzo di plastica vergine da idrocarburi, aderendo virtuosamente agli orientamenti del Green Deal europeo. Mediante l’utilizzo di polimeri riciclati, i nuovi imballaggi prodotti saranno esentati dalla Plastic Tax e rispetteranno i target qualitativi di performance richiesti da Unilever e dal mercato”.
Oltre alla riconversione, la Joint Venture e Unilever stanno definendo i termini e le condizioni di una partnership commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo, con un conseguente vantaggio competitivo dell’azienda sul mercato, e nel rispetto delle decisioni comunitarie e nazionali volte a ridurre l’inquinamento correlato all’utilizzo della plastica. Il progetto di riconversione consentirà a Unilever di progredire verso l’ambizioso obiettivo di un mondo senza rifiuti. In particolare, questo traguardo prevede il dimezzamento dell’utilizzo di plastica vergine per il proprio packaging entro il 2025, incrementando del 25% l’utilizzo di plastica riciclata post-consumo. Questa partnership è perfettamente in linea con la strategia “Clean Future” di Unilever, rivolta a ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti destinati alla pulizia e al bucato mantenendone inalterate o aumentandone le prestazioni.
Il progetto di riconversione dello stabilimento di Pozzilli risponde inoltre ad una importante necessità del Sistema Paese che avrà un peso crescente negli anni a venire. L’Italia è infatti il più grande produttore di beni in plastica dell’Europa meridionale ma soffre di un deficit di capacità riciclo dei rifiuti plastici. Inoltre, il Sud Italia è privo di impianti di riciclo di rifiuti di imballaggi in plastiche miste, come quello che sarà appunto realizzato a Pozzilli.
La raccolta differenziata nelle regioni del sud (Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) è stata pari a 361 kton nel 2019 contro le 288 kton del 2018, con un aumento del 25,8% (tasso doppio verso le regioni del nord). L’aumento di raccolta differenziata non è stato però accompagnato da un aumento della capacità locale di riciclo.
Una quota rilevante di rifiuti plastici viene attualmente smaltita negli inceneritori o nelle discariche e circa 53.000 tonnellate di plastica finiscono nel Mar Mediterraneo ogni anno. L’Italia ha la necessità di aumentare la propria capacità produttiva per raggiungere i target imposti dall’Unione Europea entro il 2025, per raggiungere il 55% nel 2030.
Si stima che l’incremento della capacità di riciclo del nostro paese dovrà essere di almeno 350 kton/anno entro il 2025 e il progetto di riconversione renderà Pozzilli e il Molise protagonisti di uno dei principali progetti di transizione ecologica del paese.