New York – La Cina potrebbe adottare ritorsioni contro gli Stati Uniti dopo le strette decise la settimana scorsa dall’amministrazione Trump contro Huawei. “Questo e’ un comportamento sbagliato, quindi ci sara’ la reazione necessaria”, ha dichiarato Zhang Ming, ambasciatore cinese nella Ue, in una intervista registrata ieri con Bloomberg. Secondo lui “i diritti e gli interessi delle aziende cinesi sono messi a repentaglio, quindi il governo cinese non stara’ semplicemente a guardare”.
Venerdi’ scorso il presidente americano, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che di fatto impedisce alle aziende Usa di fornire componentistica cruciale al colosso cinese delle tlc. Ieri però il dipartimento del Commercio ha dato 90 giorni di tempo a certe aziende tecnologiche e internet per adattarsi. La licenza temporanea per continuare a lavorare con il gruppo cinese vale per attrezzature, reti e dispositivi esistenti. Intanto il Ceo di Huawei, Ren Zhengfei, ha spiegato che la sua azienda si sta concentrando sulla Cina e sull’Europa dell’Est. E mentre Google ha fatto marcia indietro (aveva deciso di impedire a Huawei di ottenere aggiornamenti ad Android), l’azienda cinese sta preparando il lancio di un sistema operativo proprio da usare nei suoi smartphone. (Radiocor)