Migliora l’indice di fiducia dei consumatori. Nello specifico, a gennaio 2020 passa da 110,8 a 111,8, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un calo (da 100,7 a 99,2). Lo rileva l’Istat in una nota.
I dati. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori – spiega l’Istat – mostrano una tendenza al rialzo: il clima economico registra un incremento da 120,9 a 123,8, il clima personale cresce da 106,8 a 108,4, il clima corrente aumenta da 108,8 a 110,7 e quello futuro passa da 112,3 a 114,7. Con riferimento alle imprese, nell’industria si registra un complessivo miglioramento mentre per i servizi emergono segnali di incertezza.
Il settore manifatturiero. In particolare, – si legge nella nota – nel settore manifatturiero l’indice aumenta da 99,3 a 99,9 e cresce in modo deciso nelle costruzioni (da 140,1 a 142,7); nei servizi la fiducia diminuisce (l’indice passa da 102,2 a 99,5), così come nel commercio al dettaglio, dove l’indice cala da 110,6 a 106,6. Per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative di produzione mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo. Nelle costruzioni, – sottolinea l’Istat – l’evoluzione positiva dell’indice è trainata dal miglioramento delle attese sull’occupazione.
I giudizi sulle vendite. Nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo dell’indice riflette una dinamica negativa di tutte le componenti. In quest’ultimo comparto, – conclude l’Istat – si assiste ad un diffuso peggioramento dei giudizi sulle vendite in entrambi i circuiti distributivi analizzati (grande distribuzione e distribuzione tradizionale) mentre le relative aspettative sono in calo solo nella grande distribuzione.