Le aziende agrituristiche italiane sono in aumento. Nel 2018 quelle autorizzate sono state 23.615 (+0,9% sul 2017). A rilevarlo è l’Istat in una nota.
I dati. La dinamicità del settore – spiega l’Istituto – emerge dall’aumento del numero di comuni che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%). 10.934 aziende (il 46% del totale) si trovano in Toscana (20%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (13%), in Lombardia (7%) e Veneto (6%).
La tipologia di servizi agrituristici offerti si diversifica sempre di più. – si legge nella nota – È in aumento soprattutto l’attività di degustazione che cresce nel 2018 del 7,2% rispetto all’anno precedente.
A livello europeo, secondo i dati di Istat e Ismea, il nostro Paese da solo detiene il 27,4% del valore delle attività secondarie complessivamente prodotto nella Ue. Per macroaree, gli agriturismi sono concentrati prevalentemente al Nord, 45%, al Centro, 35% e al Sud, 20%.
La Toscana è la terra di agriturismi. In Toscana il saldo delle aziende agrituristiche continua a essere attivo. Nel 2018 sono nate 218 nuove attività a fronte di 115 chiusure. – si apprende dai dati – La differenza ha portato a 4.622 (+1,2% sul 2017) il numero delle imprese attive e a quasi 64mila posti letto.
La classifica. A Siena ci sono 1.146 aziende e 16.648 posti letto. Poi segue Grosseto con 1.030 agriturismi per 12.594 posti letto. Firenze è terza con 633 strutture e 10.333 posti letto. Seguono Arezzo, 572 strutture, Pisa 459, Livorno 287, Lucca 198, Pistoia 175, Massa Carrara 95, Prato 27. Del totale delle aziende agrituristiche toscane, 1.268 propongono soltanto alloggio, 1.329 alloggio e ristorazione, mentre sono 2.779 quelle con alloggio e altre attività. Complessivamente sono quasi 43mila posti letto.