Nel primo trimestre 2019 sono 190.904 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. Depurate della componente stagionale, aumentano del 2,0% rispetto al trimestre precedente (+2,0% il settore abitativo e +2,5% l’economico). Lo rileva l’Istat nella nota “Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile.”
Per il comparto abitativo l’incremento congiunturale interessa tutte le aree geografiche del Paese (Centro +4,4%, Isole +1,9%, Sud +1,7%, Nord-ovest +1,3% e Nord-est +1,2%). Per l’economico – spiega l’Istat – la crescita riguarda il Centro (+10,4%) e il Nord-est (+6,3%), è nulla nelle Isole (0,0%) mentre si registrano flessioni al Sud (-3,2%) e al Nord-ovest (-0,9%).
Il 94,3% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (179.993), il 5,4% quelle a uso economico (10.221) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (690) – dice l’Istituto – rispetto al primo trimestre 2018 le transazioni immobiliari aumentano complessivamente dell’8,0%, è la crescita tendenziale più ampia dal primo trimestre 2017. L’espansione riguarda sia il settore abitativo (+8,4%) sia l’economico (+5,0%).
L’Istat precisa che l’incremento tendenziale interessa tutto il territorio nazionale per l’abitativo – Centro +12,0%, Nord-est +10,2%, Nord-ovest +9,4%, Isole +3,8% e Sud +2,4% – e tutte le tipologie di comuni – città metropolitane +8,7% e piccoli centri +8,2%. L’economico registra variazioni tendenziali positive al Centro (+13,6%), nel Nord-est (+7,8%), nel Nord-ovest (+3,4%), nelle città metropolitane (+8,2%) e nelle altre città (+2,7%); le variazioni sono negative nelle Isole (-2,0%) e al Sud (-1,7%).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (97.412) diminuiscono dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e crescono del 3,6% su base annua – si legge nella nota – su base congiunturale tali convenzioni si riducono al Sud (-3,4%) e, in misura più lieve, nel Nord-ovest (-0,9%), nel Nord-est (-0,7%) e nelle Isole (-0,3%); le variazioni sono invece positive al Centro (+0,6%). Su base annua crescono al Centro (+8,5%), nel Nord-est (+5,1%) e nel Nord-ovest (+2,6%) e si riducono nelle Isole (-2,6%) e al Sud (-0,5%) – conclude l’Istituto – Rispetto alla tipologia dei comuni, l’aumento rguarda in egual misura le città metropolitane e i piccoli centri (entrambe +3,6%).